Il turismo italiano riparte dal cashless: la rivoluzione digitale sta, infatti, rappresentando un valore aggiunto per tutti gli operatori del settore, dagli hotel alle guide turistiche, consentendo pagamenti cashless sicuri e fruibili ovunque. Lo raccontano i dati dell’Osservatorio di SumUp, la fintech specializzata in lettori di carte portatili e soluzioni di pagamento per PMI e piccoli commercianti.
Secondo SumUp, i commercianti che operano nei settori “Hotel & Accommodation” (hotel, b&b, agriturismi ecc.), e “Tourism” (guide, agenzie di viaggio, organizzatori di tour ecc.), hanno registrato a partire dal 18 maggio un costante aumento delle transazioni digitali settimana su settimana.
In particolare, il comparto “Tourism” ha segnato una crescita di transazioni del +212% nella settimana 18-24 maggio: con l’inizio della cosiddetta “Fase 2 bis”, c’è stato da subito interesse nella ripartenza con nuove prenotazioni e pagamenti sicuri. Il trend è rimasto solido, toccando un +132% di transazioni settimana su settimana nel periodo 1-7 giugno ed un +76% nel periodo 15-21 giugno.
Per quanto riguarda il settore “Hotel & Accommodation”, il trend settimana su settimana si mostra più contenuto, ma comunque costantemente positivo: oltre al 62% di transazioni registrato nella settimana del 18 maggio, SumUp rivela un +59% nella settimana del 1 giugno e un +40% in quella del 22 giugno.
“In questa fase così delicata, i pagamenti digitali stanno offrendo una sicurezza in più ai turisti intenzionati a godere della bellezza del nostro Paese, poiché anche i pagamenti di piccole cifre possono avvenire senza contatto e senza scambio di contanti”, spiega Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. “Senza dubbio il settore sta pagando le ripercussioni economiche dovute alla crisi associata al Covid-19, che da marzo ha azzerato totalmente i flussi turistici proprio nel periodo di apertura della stagione. Analizzando il valore del transato, da marzo 2020 ad oggi si registra un fatturato pari al -45% rispetto a quello del 2019 nello stesso periodo”.
Tuttavia, l’intero comparto si sta rialzando con tenacia e speranza, anche grazie agli italiani che stanno scegliendo di rilanciare il turismo locale e i piccoli imprenditori del settore: se nel 2019 lo split dei pagamenti nel settore turistico in Italia vedeva un 69% di carte italiane contro un 23% di carte straniere, oggi -, confrontando lo stesso periodo di riferimento – si osserva il dominante 96% di carte italiane, contro il 4% di carte straniere.
“Resta evidente – conclude Zola – che in questo momento i lettori di carte possono fare la differenza, fungendo da driver per il turismo e rappresentando un elemento decisivo nel mettere in sicurezza gli ambienti e rassicurare i turisti. Secondo l’Istat* l’Italia, nonostante si auto-percepisca come fanalino di coda in materia di e-payment, si colloca al primo posto in Europa per quota di esercizi ricettivi sul totale Ue, pari a più del 30% nel 2018. In particolar modo, la capacità ricettiva nel nostro Paese è caratterizzata da un ingente numero di piccole strutture extra-alberghiere. Ormai i turisti – sia italiani che stranieri – si aspettano di poter pagare ovunque con la moneta elettronica: soluzioni come i lettori di carte di SumUp stanno, dunque, permettendo a chiunque ed ovunque, dalla guida turistica in città al B&B in campagna di adottare pagamenti elettronici, velocizzando le operazioni di cassa, garantendo il rispetto delle distanze interpersonali ed evitando lo scambio di cartamoneta”.