
In un mondo che viaggia sempre più veloce anche gli strumenti di comunicazione cambiano allo stesso ritmo: se la radio e la tv hanno dominato la scena per decenni, per Facebook il declino sul target degli under 18 è già iniziato. La Generazione Z, ovvero i nati dopo il 2000, che oggi rappresentano i 3/5 dei ragazzi delle scuole superiori e tra due anni saranno la totalità degli studenti delle scuole italiane, si è infatti già spostata su Instagram.
Nel 2017 Instagram è diventato il social più “bullo” di tutti, superando anche Facebook. Un titolo che il social non vuole più, e per questo ha scomodato nuovi software di Intelligenza Artificiale. Il social network utilizzerà le più innovative tecnologie di machine learning per individuare comportamenti online di bullismo. Sta cercando, senza sorprese, di rendere la sua piattaforma più attraente per gli studenti esaminando Storie scolastiche.
Instagram continua la propria lotta al bullismo online con l’introduzione di nuovi strumenti di apprendimento automatico, in grado di rilevare foto e commenti non appropriati. Un team dedicato revisionerà i contenuti sospetti al fine di rendere la piattaforma più sicura, rimuovendo qualsiasi post che violi le linee guida del social network.
Instagram sta cercando, senza sorprese, di rendere la sua piattaforma più attraente per gli studenti. La funzione apparentemente permetterà agli utenti di una certa scuola di contribuire e visualizzare una storia comune. Per alleviare qualsiasi potenziale bullismo, le Storie saranno moderate da un umano, il che sarebbe un bel po’ di lavoro se la funzionalità dovesse essere implementata.
Instagram sta così lavorando su una versione di Stories basata su una scuola che contenga solo contenuti del corpo studentesco di una particolare scuola. Solo le persone all’interno della comunità scolastica sarebbero in grado di contribuire e visualizzare la loro School Story. Inoltre, le Storie scolastiche verrebbero moderate e “rivedute manualmente per assicurarsi che la community sia sicura”.
Molti utenti vittime di atti di bullismo, non hanno segnalato ad Instagram tali comportamenti rimanendo in silenzio. L’intento è che questa tecnologia aiuti a rendere la community più sicura, soprattutto per la fascia di iscritti più giovane, maggiormente colpita da questo tipo di fenomeno. Instagram ha rifiutato di commentare, quindi ancora una volta potrebbe passare un po’ di tempo prima che questo si presenti.