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Innovazione nel packaging: per Gruppo Raja giro d’affari da 1 miliardo nel 2020

Non tutti i settori hanno subito un contraccolpo negativo durante la pandemia. Lo sa bene l’ecommerce e lo sanno bene anche le attività collaterali come il settore degli imballaggi. Non a caso, Gruppo Raja, specializzato proprio in packaging e in forniture aziendali, ha vissuto una grande crescita nella prima parte dell’anno. L’azienda, che ha sede nel grande polo logistico di Castel San Giovanni, distribuisce in tutta Europa. Nel 2019 ha fatturato 760 milioni di euro e conta di raggiungere il miliardo di euro a fine 2020.

L’anno scorso l’azienda francese ha acquisito le attività di Staples Solutions, specializzata in prodotti, servizi per ufficio, in Francia, Italia e Spagna. Nel suo portfolio sono così rientrati 4 marchi: Jpg, Mondoffice e Kalamazoo, che operano sul mercato della distribuzione di mobili e forniture per ufficio, e Bernard, specializzato nel mercato dell’igiene e movimentazione per le imprese.

Gruppo Raja proiettato verso l’innovazione

Nel frattempo, il suo punto forte è che non smette di innovare, dando una spinta più performante ed ecologica ai suoi prodotti e di conseguenza a tutto il settore. Tra i progetti più attuali del gruppo c’è una serie di nuove linee di confezioni per il take away, che presto saranno in vendita, nuovi imballaggi per il commercio elettronico e anche un prodotto innovativo proprietario, la pellicola riciclata e riciclabile, che ha ottenuto l’Oscar de L’Emballage, un premio che in Francia viene conferito a chi innova nel campo del packaging.

L’avvento del Covid, oltre ad aumentare le richieste di imballaggi per l’ecommerce, ha messo in luce una serie di nuove necessità legate alla sicurezza, a cui anche il mondo degli imballaggi deve sottostare. In un’intervista a la Repubblica,  Lorenza Zanardi, direttrice generale di Raja Italia, ha commentato così l’andamento generale degli ultimi mesi: “i risultati della nostra sede italiana sono particolarmente incoraggianti. Dopo il contraccolpo iniziale a marzo, quando abbiamo perso il 14% di fatturato è seguita, ad aprile, l’esplosione del commercio online che ci ha consentito di registrare un +25% di ricavi.  E oggi non abbiamo un dipendente in cassa integrazione ma anzi stiamo assumendo. C’è da capire quanto dureranno i risultati positivi. Il Covid avrà ripercussioni sull’economia e questo potrebbe causare delle conseguenze negative sulle vendite da settembre in poi”.

Spinta di new business grazie all’online

Il Gruppo ha vissuto anche una nuova spinta verso il digitale per adattarsi alla pandemia, e ha destinato alcuni investimenti sull’online, che hanno determinato nuove opportunità di crescita. “Nel mese di aprile – prosegue Zanardi – non abbiamo potuto far recapitare il catalogo cartaceo ai nostri clienti, a causa del blocco delle spedizioni, e così abbiamo investito sull’online. Abbiamo comunque visto che in aprile abbiamo avuto un +67% di nuovi clienti grazie alla vendita online”.