
Chi l’ha detto che Google possiede il primato indiscusso di motore di ricerca? L’Italia sta facendo la sua parte con una piattaforma digitale altrettanto innovativa ma meno conosciuta. Di cosa stiamo parlando?
Di FacilityLive! Fondata nel 2010 da Giampiero Lotito e dalla socia Mariuccia Teroni, la startup è cresciuta di anno in anno vantando numerosi brevetti in 44 paesi del mondo finora.
Lotito, che oggi ricopre il ruolo di Amministratore delegato ha raccontato che l’idea non è partita in un garage, così come da tradizione americana di aziende informatiche (vedi Microsoft ed Apple), ma in un appartamento. E il modello di ricerca si propone in maniera diversa da Google, poiché mentre il primo si basa sulle statistiche, FacilityLive compie le ricerche basandosi su scelte semantiche. Sembra di poco conto, ma in realtà il motore italiano possiede un approccio completamente diverso perché riesce a facilitare, in maniera veloce, i risultati della ricerca, aderenti al 100%.
Il valore aggiunto di FacilityLive
Se infatti il motore di ricerca americano propone una miriade di risultati che l’utente può consultare, selezionando e scegliendo infine quello più vicino alle proprie esigenze, Facility Live si pone con un approccio con un passo in avanti. Il motore italiano è infatti in grado di applicare un algoritmo grazie all’Intelligenza Artificiale, rendendo i processi più simili a come li intende un uomo.
A tal proposito Lotito esplicita la procedura affermando: “Non ci basiamo sul criterio della pertinenza, che ci permette di scambiarci informazioni nel modo in cui siamo abituati, perché con Google hai bisogno della macchina per essere indirizzato nelle cose che poi sceglierai, mentre FacilityLive fornisce informazioni precise e strutturate, assolutamente attinenti alle ricerche”. Questo è il valore aggiunto del motore italiano, che sta sta pian piano guadagnando un posto nel mondo digital, attirando l’attenzione anche di paesi stranieri.
Il passato e il futuro della global company
Lotito giunge nel mondo del web dopo aver avuto molta esperienza in altri settori come quello dell’editoria e quello per la musica. Poi per Lotito e la socia Teroni, la grande passione per l’editoria è tornate prepotentemente accompagnata dalla svolta digitale.
I due hanno collaborato con Mondadori, Rizzoli, RCS e Mediaset. Poi sono arrivati i primi brevetti e la proposta di MySpace, che allora era enormemente più grande di Facebook. Ma i due soci hanno deciso di restare in Italia. La Silicon Valley era terra di opportunità, eppure estremamente dispersiva e competitiva.
“Quell’estate (2013) ci rendemmo conto che, in Europa, qualcosa stava cambiando, che avremmo potuto avere ottime chance anche qui. Quando abbiamo deciso di restare in Italia, il primo problema era dimostrare che un’azienda italiana del software fosse affidabile. Ci siamo riusciti grazie a imprese come Vodafone, Accenture, Arriva (Deutsche Bahn), Unicredit, che ci hanno scelto, e all’aver creato l’applicazione ufficiale del sito del G7 di Taormina, ottenendo validazioni internazionali”.
Come sono i dati economici al giorno d’oggi? 40 milioni di euro sono i captali di raccolta privati e 225 sono i milioni della company valutation.