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Diritti d’autore: la nuova legge approvata dal parlamento europeo, cosa cambia

Diritti d’autore: la nuova legge approvata dal parlamento europeo, cosa cambia

Il mercato digitale adesso si espone a importanti conseguenze e possibili rivoluzioni secondo gli esperti, per l’approvazione della direttiva copyright al Parlamento europeo. Il Parlamento Ue ha dato il via libera alla proposta di direttiva sui diritti d’autore nel mercato unico digitale, introducendo tra l’altro un nuovo diritto di equo compenso agli editori, dovuto dai servizi online come Google e Facebook. Hanno votato a favore 438 parlamentari e contro 226, mentre in 39 si sono astenuti.

Negli ultimi mesi la direttiva aveva ricevuto numerose critiche ed era stata al centro di un intenso dibattito tra esperti di diritto, attivisti, piattaforme online e grandi gruppi editoriali e dell’intrattenimento. A luglio la direttiva era stata votata e bocciata dall’aula, ma la maggioranza dei parlamentari aveva chiesto di poter ridiscutere gli articoli più controversi per renderli meno ambigui, e ridurre quelli che, secondo gli oppositori della direttiva, erano i rischi per la libera circolazione delle informazioni online. Il Parlamento ne ha quindi approvata una nuova versione, modificata.

È arrivato così il momento della regolamentazione per un mercato da miliardi di euro di diritti d’autore tra artisti, musicisti, giornalisti ed editori da una parte, e le grandi piattaforme monopoliste dall’altra, da YouTube a Facebook. «Sul copyright si deve fare chiarezza, non c’è nessuna minaccia alla libertà» del web, ma allo stesso tempo «i deputati devono essere liberi» da condizionamenti, aveva avvertito alla vigilia del voto il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani. È «essenziale», aveva poi sottolineato il vicepresidente della Commissione Ue Andrus Ansip, che l’Aula colga questa «opportunità per adottare nuove regole», altrimenti «ci sarà un solo vincitore: le grandi piattaforme».

Mogol, neo presidente della Siaeun ringraziamento «in particolare al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani per il suo impegno in difesa della cultura e della creatività». Il presidente Siae aggiunge che «il diritto d’autore non è una barriera al progresso ma un sostegno alla creatività. Gli autori producono cultura: la cultura è il seme della democrazia, della tolleranza, della libertà di pensiero. Senza cultura del rispetto dei diritti di chi crea, scomparirebbero gli autori del presente e non ci sarebbero autori nel futuro».