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Creatività: che fine ha fatto nell’era digitale?

In tutti i settori della nostra vita vi sono stati enormi cambiamenti a causa della nascita del World Wide Web e della diffusione di un’enorme quantità, sempre crescente, di Dati. Il Mondo della Comunicazione e del Marketing non fa eccezione. L’uso di grandi quantità di Dati sta manipolando agenzie e aziende in diversi ambiti di interesse e con strumenti diversi e all’avanguardia. Questa tendenza è in continua crescita. Per questo motivo nasce lo scontro con il processo creativo: elemento caratteristico della sola natura umana e che nel mondo del marketing e della comunicazione è responsabile delle emozioni che uniscono il Brand e il Consumatore finale.

Creatività: uccisa dalla cultura dei Dati

Quale modo originale potremo utilizzare per collegare insieme un fattore prettamente umano, quale la curiosità, e le tecniche basate sui dati?
Il dibattito è sempre aperto. Da una parte troviamo i reparti creativi che interpretano la creatività come un processo istintivo, la cui funzione è quella di incentivare legami emozionali con i consumatori. Questi sostengono che la nascita e la grande diffusione della cultura del dato segni la fine della magia del processo creativo. Dall’altro lato, quello dei Data Scientist, che prediligono un approccio più analitico alle decisioni di marketing.
Fino ad oggi, per gestire al meglio questo gap, i marketer hanno cercato di tenere le due realtà ben separate, creando di fatto due mondi non comunicanti: la creatività doveva lavorare nella parte alta del Tunnel, mentre i dati danno maggiori risultati nella parte bassa.
I Brand Marketer sono stati distinti dai Performance Marketer, e attribuito i mass media all’area del brand, e il direct marketing all’area dell’analisi.

Relazione tra curiosità e dati

Nonostante i continui dibattiti e opinioni discordanti, alcune aziende hanno iniziato a lavorare sulla collaborazione tra le due realtà allo scopo di sbloccare la crescita del business.
Coca-Cola, Adidas e Sky stanno utilizzando il machine learning per costruire piani sui Social Media. Utilizzano trend, eventi, news e anche le previsioni del tempo per individuare le necessità e le esigenze dei consumatori. Netflix si è spinta siano a prevedere che la serie House of Cards avrebbe avuto un enorme successo. In base a ciò, sono stati investiti milioni di dollari.
In realtà la creatività non fondata sui dati, perde la sua efficacia. Di conseguenza i dati, senza la creatività non hanno valore. Ciò significa che l’unione tra queste due realtà, renderà queste interrelazioni più rilevanti, significative, coinvolgenti, autentiche e originali.
Gli addetti di Wavemaker uniscono creativà e Data Scientist per metterli a disposizione dei brand e generare nuove idee innovative.