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Aspettativa per motivi personali: guida

famiglia

L’aspettativa per motivi personali è un periodo di assenza dal lavoro, non retribuito, che può essere richiesto dai lavoratori con contratto a tempo indeterminato, dipendenti pubblici e privati, compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio dell’azienda. Può essere concessa per vari motivi, come cure mediche, necessità familiari, studi o altro. Ecco una guida all’aspettativa per motivi personali, come richiederla e cosa fare.

L’aspettativa può essere concessa per motivi personali o familiari, compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio dell’azienda. La durata massima dell’aspettativa per motivi personali è di 12 mesi in un triennio, da fruirsi al massimo in due periodi. Non possono richiedere l’aspettativa i lavoratori con contratto a tempo determinato o con contratto di formazione e lavoro.

Quali sono i motivi per richiedere un’aspettativa per motivi personali

I motivi per cui è possibile richiedere l’aspettativa per motivi personali sono indicati dalla legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). In generale, si tratta di motivi che riguardano la vita personale o familiare del lavoratore, come ad esempio:

  • motivi di salute propri o di un familiare a carico;
  • motivi di studio o di formazione professionale;
  • motivi di volontariato;
  • motivi di gravidanza, parto o puerperio;
  • motivi di adozione o affidamento;
  • motivi di cura di un familiare disabile;
  • motivi di gravi motivi familiari;
  • motivi di trasferimento della sede di lavoro.

Prima di pensare di prendersi un periodo di aspettativa è opportuno informarsi in modo adeguato sulle politiche aziendali. Verifica se la tua azienda ha politiche specifiche riguardanti le aspettative per motivi personali poiché spesso è lì che vengono definiti i requisiti specifici per richiederla e i criteri di idoneità, la durata massima consentita, le modalità di richiesta e altre informazioni importanti.

gravidanza
donna in aspettativa per gravidanza

Come richiedere l’aspettativa per motivi personali

La richiesta di aspettativa per motivi personali deve essere presentata al datore di lavoro in modo formale in forma scritta, indicando il motivo della richiesta, la durata dell’aspettativa e la modalità di fruizione (continuativa o frazionata) e eventuali documenti a supporto della richiesta almeno 30 giorni prima della data di inizio del periodo di aspettativa.

Il datore di lavoro può concedere o rifiutare la richiesta di aspettativa per motivi personali, motivando la propria decisione. In caso di rifiuto, il lavoratore può impugnare la decisione davanti all’autorità giudiziaria. Il rifiuto del datore di lavoro può essere motivato solo dal fatto che la richiesta sia incompatibile con le esigenze organizzative o di servizio dell’azienda. Inoltre, deve comunicare il proprio rifiuto al lavoratore entro 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta.

Durante il periodo di aspettativa per motivi personali, il lavoratore mantiene il posto di lavoro, ma non ha diritto alla retribuzione e non matura anzianità di servizio.

Al termine dell’aspettativa, il lavoratore ha diritto di riprendere il posto di lavoro, salvo che il rapporto di lavoro sia stato risolto nel frattempo. Al termine dell’aspettativa per motivi personali, il lavoratore riprende il proprio posto di lavoro. Il lavoratore ha diritto alla conservazione del proprio posto di lavoro e del proprio livello di inquadramento.

Dopo il ritorno al lavoro, chiedi eventuali feedback sul modo in cui è stata gestita la tua assenza e se ci sono aree in cui potresti migliorare il processo per eventuali future aspettative.

Seguire queste linee guida può aiutarti a gestire con successo un’aspettativa per motivi personali, mantenendo un buon rapporto con il tuo datore di lavoro e minimizzando l’impatto sulla tua attività lavorativa.

Ecco alcuni esempi di aspettativa per motivi personali:

  • Un lavoratore può richiedere l’aspettativa per motivi familiari per assistere un familiare non autosufficiente.
  • Un lavoratore può richiedere l’aspettativa per motivi personali per seguire un corso di formazione professionale.
  • Un lavoratore può richiedere l’aspettativa per motivi religiosi per partecipare a un pellegrinaggio.

L’aspettativa per motivi personali è un’opportunità che i lavoratori con contratto a tempo indeterminato hanno per assentarsi dal lavoro per motivi personali o familiari. È importante sapere quali sono i requisiti e le modalità per richiedere l’aspettativa, in modo da poterla richiedere in modo corretto e nel rispetto delle norme vigenti.

La legge che norma l’aspettativa per motivi personali in Italia è la legge 53 del 27 maggio 2000, che disciplina i periodi di aspettativa per motivi personali, familiari e per necessità formative.

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