Qualità e affidabilità sono da sempre le caratteristiche essenziali per le grandi aziende. Di più, dei veri e propri obiettivi ai quali ambire, a dispetto di un mercato alle volte davvero vorace. Chi è già pratico dell’argomento avrà già sentito parlare ad esempio di activity based costing (ABC). Per i neofiti invece già ad una prima occhiata è possibile comunque scorgere il legame fra costi di produzione e prodotto finale.
Nulla di nuovo sotto il sole, sin qui. Eppure il concetto di ABC nel corso degli ultimi 30/40 anni si è decisamente evoluto. Già dagli anni ‘80 infatti questo metodo aveva preso piede prima in America e poi in Europa. Oggi il business è cambiato, anch’esso si è evoluto. Soprattutto per quanto concerne il fronte digital, rispetto al quale ogni sfumatura del mercato globale non può più sottrarsi.
In questo senso, l’activity based costing si è adattata. Ridefinendo alcune regole e procedure circa le spese di volta in volta sostenute dalla singola azienda. Per comprendere meglio di cosa stiamo parlando occorre però fare un passo indietro. E innanzitutto capire cosa intendiamo con activity based costing. E quali sono le sue caratteristiche.
Indice
Activity based costing, le caratteristiche di un metodo vincente
Quando parliamo di activity based costing parliamo di una strategia. O meglio, di un procedimento utile alla gestione dei costi aziendali. Nel corso degli ultimi 20 anni molte aziende hanno dovuto rivedere i loro investimenti in questo ambito. L’incidenza dei costi di produzione infatti è cambiata nel tempo. Ma la prima e forse più importante caratteristica dell’activity based costing è la sua estrema flessibilità. Il che lo rende un metodo di lavoro vincente sia per grandi sia per piccole imprese.
Innovazione e creatività sono diventate in questo senso dei veri e propri imperativi. Questo perché a dover ricevere maggiore attenzione oggi sono i cosiddetti costi di produzione indiretti.
A differenza della corrispettiva diretta più legata al prodotto servizio e quindi per lo più invariabile nel tempo, la tipologia indiretta deve tener conto di altri aspetti. Quali ad esempio i costi di manutenzione, approvvigionamento delle materie, gestione dei magazzini, dei macchinari. Tutte quelle attività ausiliarie e produttive soggette a variabilità di spesa.
Tenere conto di questi aspetti è fondamentale per le aziende che vogliono garantire una vera cultura della qualità. Non solo dunque l’ABC si rivela utile nella gestione dei flussi di produzione volti ad evitare gli sprechi. Ma anche per consentire all’azienda stessa di analizzare e intervenire su quelli che risultano essere i propri settori meno stabili e redditizi.
Di conseguenza, fra le caratteristiche principali dell’activity based costing troviamo quella di monitorare e mappare tutte le attività del processo produttivo. Da qui la possibilità di intervenire orientando le spese di investimento sempre più verso le attività (non più dunque per centri di costo, meno affidabili).
Il che a sua volta necessita di una ridefinizione della tipica distinzione fra costi fissi e variabili. E infine troviamo come caratteristica principale quello di poter attribuire i costi di attività direttamente ai prodotti. Mediante quei parametri detti cost driver.
Presupposto che alla base dell’ABC occorra un attento monitoraggio delle attività aziendali (per determinare costi e risorse necessarie), bisognerà saper riconoscere quando usare questo metodo.
Quando usare l’activity based costing e quali vantaggi produce?
Il sistema contabile tradizionale in uso fino a pochi decenni fa ha reso evidenti tutta una serie di falle della produzione aziendale. E nel frattempo l’activity based costing andava affermandosi sempre di più come il perfetto metodo di gestione delle spese. Favorendo piccole e grandi aziende che nel corso del tempo hanno spostato la loro attenzione sulle potenzialità del web.
Ad oggi possiamo ben dire che esistono diverse ragioni per le quali il piccolo/grande imprenditore dovrebbe affidarsi unicamente all’ABC. Ad esempio, come già accennato, quando i costi maggiori interessano le attività di supporto alla produzione di beni e servizi. Manutenzione, gestione, ma anche marketing, ricerca e sviluppo ecc.
Oppure quando c’è sproporzione tra risorse impiegate e articoli prodotti. O ancora quando i normali strumenti di economico-finanziaria non bastano alla rilevazione di informazioni. Quelle utili cioè all’azienda per sapere dove intervenire per tornare ad essere competitiva sul mercato.
E in ultimo, ma non meno importante, l’activity based costing è da ritenersi utile quando occorre monitorare attività, fenomeni, processi di natura trasversale e interfunzionale. Ovvero quando ad operare contemporaneamente sono diversi centri di responsabilità, in cerca della sinergia reciproca.
A questo punto va chiarita la metodologia di implementazione del metodo ABC al fine di ricavarne il miglior risultato possibile. Pertanto dovranno essere valutate attentamente alcune fasi, divise se vogliamo in due grandi raggruppamenti. Il primo che prevede lo studio delle attività e dei costi (o cost driver). Il secondo che stabilisce il sistema migliore per la realtà aziendale.
Le fasi a loro volta imputate sono nello specifico l’analisi dei dati a disposizione in un certo momento della produzione. La comprensione degli stessi dati per adattarli al linguaggio d’impresa. Lo sviluppo del sistema di implementazione opportuno alla circostanza. E infine la valutazione e la gestione dei risultati.
Di conseguenza il metodo activity based costing dovrà risultare il più fluido possibile nel passaggio di identificazione, scelta dei cost driver, valorizzazione e attribuzione dei costi alle procedure indirette legate al prodotto. In questo senso le tempistiche sono tutto, affinché l’ABC intervenga in sostituzione o a supporto del sistema contabile tradizionale. Il che solitamente viene stabilito dalle complessità che si riscontrano a livello di profitto e concorrenza.
E tenendo sempre bene a mente il fatto che in questo processo sono molti i responsabili operativi coinvolti, l’attenzione al giusto momento per l’implementazione dovrà corrispondere il comune accordo di tutte le parti.