Palo Alto Networks è stato lanciato nel 2005 in piena era dei firewall. É leader globale nel settore della sicurezza informatica, noto per aver sempre sfidato lo status quo della protezione dati. La missione dell’azienda è quella di proteggere il vivere nell’era digitale prevenendo attacchi informatici.
Come tutti sappiamo ormai, l’azienda si è espansa oltre i confini di un solo firewall già molto tempo fa, ed anche i venditori come Palo Alto si sono spostati verso il settore della protezione dei dati nel cloud.
A tal fine, la società ha annunciato l’intenzione di pagare 173 milioni di dollari per RedLock proprio oggi: si tratta di una startup in fase iniziale che aiuta le aziende ad assicurarsi che le loro istanze cloud siano bloccate e protette.
Red Lock, un valore aggiunto per la sicurezza
I venditori di cloud, proprio come Palo Alto Networks, si assumono la responsabilità di proteggere la propria infrastruttura e, per la maggior parte dei casi, i principali fornitori sanno fare il proprio mestiere con successo, ma ciò che non possono fare è salvare i loro clienti da soli, per questo entra in gioco un’azienda come RedLock.
Come abbiamo visto più volte, i dati sono stati esposti nei servizi di cloud storage come Amazon S3, non per colpa di Amazon stesso, ma perché una configurazione errata ha lasciato i dati esposti alla rete. RedLock guarda a configurazioni come questa, e riesce a mettere in guardia le aziende quando qualcosa non funziona.
Il commenti di Varum Badhwar, Ceo e Founder
Eppure, quando un anno fa la società è uscita di scena, Varun Badhwar, fondatore e CEO dell’azienda, ha dichiarato pubblicamente che questo progetto fa parte del modello di responsabilità condivisa di Amazon. “Hanno diagrammi in cui hanno la responsabilità di proteggere l’infrastruttura fisica, ma alla fine è responsabilità del cliente proteggere il contenuto, le applicazioni e le impostazioni del firewall”.
Durante un’intervista incentrata sull’acquisizione dell’azienda, lo stesso BadHwar, afferma che l’obiettivo è stato quello di concentrarsi sull’aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni cloud in modo sicuro e protetto, sia che si tratti di Amazon Web Services, Microsoft Azure oppure Google Cloud Platform. “Pensiamo a RedLock come ad una sorta di guardrail o corsia di paraurti in una pista da bowling: non permettiamo a nessuno di sfondare quella parte da un punto di vista della sicurezza, assicurandoci di non derapare dalle nostre migliori startegie“, ha spiegato alla stampa, aggiungendo che:
“Abbiamo creato una piattaforma tecnologica interamente basata sul cloud e molto veloce da valutare dal momento che i clienti possono accedervi solo tramite le API, e amiamo fornire la luce necessaria a mostrare ai nostri clienti come spostarsi in sicurezza nel cloud pubblico”.
L’acquisizione si adatterà egregiamente con Evident.io, un’altra startup per la sicurezza delle infrastrutture cloud, acquisita a marzo per 300 milioni di dollari. Badhwar ritiene che i clienti beneficeranno delle funzionalità di conformità di Evident combinate con le funzionalità di analisi di Red Lock, con lo scopo di fornire una soluzione di sicurezza cloud più completa.
RedLock è stato lanciato nel 2015 e ha già raccolto 12 milioni di dollari. L’acquisto, da 173 milioni di dollari, sembrerebbe un grande ritorno per gli investitori che hanno messo la loro fiducia proprio in questa innovativa startup tecnologica.