Il fenomeno del click and collect è stato spesso additato come un passo indietro per l’ecommerce, che vedeva nella consegna a domicilio proprio uno dei suoi punti di forza principali. In realtà, in alcuni casi, questo tipo di consegna comporta solo un ulteriore passaggio nel suo iter e quindi un limite. Capita infatti che il destinatario non sia in casa, che gli venga lasciato un avviso di giacenza e che debba andare in posta per ritirare il suo pacco. Le soluzioni proposte per venire incontro a tutti quei consumatori che hanno difficoltà ad essere reperibili, durante i tradizionali orari di consegna, sono state grosso modo due: i punti ritiro, o locker, per farla più internazionale, e il click and collect appunto.
I primi sono semplicemente dei luoghi, che almeno in Italia sono spesso associati agli uffici postali di Poste Italiane, in cui vengono depositati i pacchi che in maniera del tutto autonoma sono poi ritirati dai destinatari, senza far trascorrere quel tempo che normalmente passa fra la consegna dell’avviso di giacenza e il giorno in cui si può effettivamente andare a ritirare l’acquisto. Nella seconda soluzione il punto di ritiro è invece il negozio stesso: lo shopper ordina un pantalone da H&M online, l’ordine viene recapitato allo store a lui più comodo, e quando ha tempo passa a ritirarlo. In questo caso il meccanismo è pensato soprattutto per avvicinare le due realtà di vendita, quella online e quella offline: il cliente entra fisicamente nello store per ritirare il suo pacco, si guarda intorno, tocca con mano altri articoli e magari decide di acquistarne qualcuno, ma soprattutto si instaura quel rapporto di fiducia fra commerciante e consumatore che altrimenti non avrebbe mai avuto modo di esistere.
Le edicole come punto di ritiro
I “Punti di ritiro” presentati da m-dis Distribuzione Media SpA, principale operatore in Italia nella distribuzione di stampa quotidiana e periodica nelle edicole, presentano caratteristiche che possono essere ricondotte sia ai locker che al click and collect. Da un lato hanno la funzione tipica dei classici punti ritiro, alla Amazon per intendersi, dall’altra, per ritirare il proprio acquisto il consumatore non deve recarsi presso un ufficio postale ma dovrà comunque entrare all’interno di uno spazio fisico, di uno store, che in questo caso sarà un’edicola.
m-dis ha infatti dato il via ufficialmente a un nuovo servizio di consegna, che permette di ritirare i propri acquisti direttamente presso le edicole aderenti all’iniziativa. La novità per il momento è in funzione solo tramite IBS.it, con cui sono stati condotti prima una serie di test in 400 edicole nelle aree di Milano, Torino e Genova, e da qualche ora ne è stata annunciata l’attivazione in 2.000 edicole sparse in oltre 60 province italiane, numero che conta di crescere ulteriormente con l’espandersi dei “Punti di Ritiro” su tutto il territorio nazionale.
Il servizio è stato lanciato attraverso il portale PrimaEdicola.it di m-dis e sarà presto messo a disposizione anche ad altri merchant che verosimilmente saranno in linea con l’offerta di prodotti del gigante IBS, visto che si tratta sempre di un punto ritiro legato a un’edicola, quindi con spazi ridotti rispetto a un negozio di abbigliamento, ad esempio, o a un ufficio postale.
La struttura più capilare presente sul territorio italiano
“La collaborazione iniziata lo scorso anno con Ibs ci ha confermato che il servizio è veloce, affidabile ed estremamente gradito dagli acquirenti online”, ha commentato Pietro Millosevich, direttore commerciale di m-dis. “Con il nostro servizio “Punto di ritiro” di PrimaEdicola.it mettiamo a disposizione per il cliente finale un sistema integrato e tracciabile in ogni passaggio di logistica costituito da trasporto, custodia e consegna attraverso la rete delle edicole italiane, la struttura più capillare presente sul territorio, tradizionalmente legata ai clienti da un rapporto di conoscenza e fiducia. Si tratta di un’innovazione che porta beneficio a tutti gli attori del sistema: acquirenti, negozi online ed edicole.”
“Siamo molto orgogliosi di essere il primo partner di PrimaEdicola.it gestito da m-dis”, ha aggiunto Guido Rugginini, responsabile operations di IBS.it. “Negli ultimi mesi abbiamo lavorato fianco a fianco con loro per costruire al meglio il servizio. Abbiamo sperimentato le consegne nelle edicole aderenti al progetto delle aree di Milano, Torino e Genova con ottimi risultati di apprezzamento da parte dei clienti che hanno potuto scegliere l’edicolante di fiducia per recapitare il proprio ordine. Con questo nuovo servizio, che si affianca a quelli già attivi di Poste Italiane, TNT Point, TNT locker e nelle nostre librerie, superiamo oggi i 12 mila punti di ritiro: IBS.it dispone quindi della rete più estesa in Italia tra cui i nostri clienti possono scegliere.”