Dopo l’ultimo annuncio del Premier Giuseppe Conte, lo stop arriva anche a buona parte della filiera produttiva; con essa anche una fetta di quella online canale preso letteralmente d’assalto dagli utenti nel tentativo di ridurre all’osso le uscite, e con esse, le occasioni di contagio. Il primo dei colossi a limitare gli ordini italiani di beni ritenuti ‘non di prima necessità’ (fra i quali giocattoli, matite, quaderni e libri) è proprio Amazon, decisione adottata sia per il portale italiano che per quello francese. Lo riporta Amazon stessa nella sua nota al pubblico:
“Così come i clienti utilizzano l’ecommerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all’interno dei nostri centri di distribuzione affinché i nostri dipendenti possano lavorare insicurezza. La combinazione di questi due elementi ci richiede di concentrare la nostra capacità disponibile sui prodotti che hanno la massima priorità. Smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it sia su Amazon.fr. Questa decisione consente ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento”.
Solo i canali paralleli a quello Amazon, ovvero i partner del colosso dell’ecommerce che utilizzano propri magazzini e fanno spedizione indipendente, sono ancora utilizzabili, anche attraverso il portale; ma sono molto pochi, ed è prevedibile che i tempi di consegna siano molto lunghi. Non si sa ancora per quanto questa nuova politica di commercio elettronico rimarrà in vigore.