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Amazon Pay sbarca in Italia e consente ai merchant di offrire un’opzione in più per i pagamenti online

Amazon Pay

Nel giorno in cui il global marketplace di Alibaba, Aliexpress, ha festeggiato il centomilionesimo utente, Amazon ha introdotto in Italia Amazon Pay, il portafoglio digitale con cui è possibile pagare anche all’interno di siti terzi aderenti al servizio. Il funzionamento del wallet è grosso modo identico a quello di PayPal: nella fase finale del processo di checkout si sceglie Amazon Pay come opzione di pagamento, si immettono le credenziali del proprio account Amazon e si completa la transazione.
Come avviene anche con PayPal, dunque, anche con Amazon Pay sarà possibile risparmiare tempo durante il perfezionamento di pagamento di prodotti e servizi online, eliminando il problema di ricordare tutte le proprie password e di perdere tempo nell’inserimento dei propri dettagli di pagamento e spedizione su ogni sito su cui si acquista. A loro volta, i merchant che offrono Amazon Pay come soluzione di pagamento potranno offrire la comodità, la sicurezza e la familiarità che caratterizzano l’esperienza di acquisto Amazon, riducendo notevolmente il tasso di abbandono del processo di acquisto e incrementando le vendite e la fiducia dei clienti.

Gli ultimi risultati ottenuti da Amazon Pay nel mondo

“Con l’aumentare dei clienti che scelgono di effettuare i propri acquisti online, via mobile e attraverso i dispositivi connessi, crescono le aspettative in termini di velocità, comodità e sicurezza nel pagamento di prodotti e servizi”, ha dichiarato Giulio Montemagno, general manager di Amazon Pay EU. “Consentendo ai clienti di pagare in qualche click semplicemente utilizzando le informazioni del proprio account Amazon, Amazon Pay semplifica la finalizzazione del processo d’acquisto per i consumatori e permette ai merchant di raggiungere le centinaia di milioni di clienti Amazon nel mondo.”
Al momento Amazon Pay è già disponibile presso il sito della compagnia aerea Vueling e la società di assicurazione Europ Assistence, con l’obiettivo di espandersi il più possibile entro i prossimi mesi. Ad oggi i clienti che hanno fatto uso di Amazon Pay nel mondo sono più di 33 milioni e oltre la metà di questi sono clienti Prime. Il volume di pagamenti nel 2016 è quasi raddoppiato rispetto al 2015, soprattutto grazie al mobile che al momento rappresenta il 32% delle transazioni effettuate con Amazon Pay. Nel 2016 è stato anche lanciato l’Amazon Global Partner Program con lo scopo di aiutare i provider di piattaforme ecommerce ad accrescere il loro business offrendo una facile integrazione con Amazon Pay: nei primi 8 mesi di attività, oltre 50 service provider si sono registrati al Global Partner Program.

Standardizzare i sistemi di pagamento

Se quindi da un lato Amazon sta cercando di accontentare anche i più affezionati all’uso del contante, presentando Amazon Cash la settimana scorsa, dall’altra parte rafforza la sua presenza online con progetti come quello di Amazon Pay. Data l’estrema somiglianza con PayPal, potrebbe sembrare che il colosso di Jeff Bezos abbia le intenzioni di competere con la società guidata da Dan Schulman. In realtà, proprio pochi mesi fa è trapelata la notizia di un possibile accordo in vista tra Amazon e PayPal che permetterebbe in futuro di fare acquisti su Amazon usando i dati dell’account di PayPal, cosa che al momento non è possibile.
Si tratta di standardizzare il più possibile i vari sistemi di pagamento e facilitare l’interoperabilità fra i diversi player del settore, dando la possibilità ai consumatori di scegliere il metodo di pagamento che preferiscono, poco importa se questo venga fatto con Amazon Pay, Pay Pal o qualche altro portafoglio digitale. Saranno poi i vari merchant a decidere quale opzione mettere a disposizione, se una, due o tutte quelle esistenti, anche perché alla fine della fiera, come avviene per la maggior parte delle soluzioni di pagamento, anche Amazon Pay sarà totalmente gratuito per i consumatori, mentre i merchant si vedranno trattenere una percentuale dell’importo speso dal consumatore, oltre a una commissione fissa, e saranno quindi loro a dover decidere che tipo di investimento effettuare per la loro attività.