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Amazon a Netcomm Forum Live commenta le sfide poste all’ecommerce dal COVID-19

Mariangela Marseglia, VP, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es fa parte del ricco panel di relatori che ha animato l’agenda della prima giornata di Netcomm Forum Live, che si è tenuto per la prima volta in digitale ed è in corso anche oggi sulla piattaforma creata ad hoc per ospitarlo.

La portavoce del marketplace è intervenuta a margine del talk dal titolo “Come è cambiato l’eCommerce dopo il Coronavirus? Dove ha spiegato le strategie messe in campo da Amazon per rispondere alle sfide poste dalla pandemia.

L’impegno di Amazon

In questo momento in cui le comunità e le aziende di tutto il mondo si stanno muovendo per adottare diverse misure a favore del distanziamento sociale, è emersa l’importanza dell’ecommerce per garantire un servizio fondamentale ai clienti, quello di ottenere i beni di cui le famiglie hanno bisogno senza uscire di casa.

Abbiamo creato un team dedicato e implementato oltre 150 importanti cambiamenti di processo, tra cui l’adeguamento delle pause, la fornitura di maschere, guanti e strumenti per il controllo della temperatura, e altre misure di sicurezza nei nostri siti. Queste modifiche hanno consentito di tutelare la salute dei dipendenti, a cui va un particolare ringraziamento, e permettere la continuità del nostro servizio. Ma abbiamo anche dato la priorità a tutti i prodotti essenziali: così le persone anziane hanno potuto ricevere casse d’acqua rimanendo a casa, chi faceva lo smart working poteva ordinare beni per il lavoro e tutti gli studenti i materiali necessari per proseguire gli studi sempre da casa”.

È il momento delle PMI

La fiducia nell’e-commerce come canale d’acquisto è in crescita e il settore ha retto bene all’emergenza, con le filiere di approvvigionamento che hanno potuto mantenere l’operatività. Questo è diventato anche un canale di vendita per tutte quelle aziende che avevano già adottato una strategia multicanale e che hanno potuto così proseguire la propria attività raggiungendo i propri clienti. “Credo che questo sia il momento per le PMI italiane di cogliere l’opportunità per digitalizzarsi, visto che solo un terzo di loro si sono affacciate al digitale e solo una su sette (di quelle con più di 10 dipendenti) ha un fatturato significativo online. Questa crisi, inoltre, ha cambiato fortemente i consumi e i canali di vendita e sta sollecitando i venditori italiani a recuperare il gap digitale con i concorrenti stranieri per sfruttare al meglio le opportunità di fare business sia in Italia che all’estero”.