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Incubatore startup: cos’è e quali sono i più famosi in Italia

Sai cos'è un incubatore startup

Idee innovative da mettere in gioco sul mercato del web. Dare inizio a una startup richiede sicuramente delle buone conoscenze nel campo del business. Ma non sempre si è pronti al momento giusto, e il sogno rischia di sfumare rapidamente. Per questo oggi chi è deciso a mettersi in gioco si affida sempre di più al cosiddetto incubatore startup. 

Spesso inoltre avere delle conoscenze di base può non essere sufficiente se poi al momento di concretizzare mancano le risorse e soprattutto le finanze necessarie. Una startup nascente poi può aver bisogno di spazi opportuni di lavoro, servizi e personale qualificato. Tutte cose che rispecchiano in un certo senso le prime fasi di vita di una simile impresa.

Avrai ben intuito che a sopperire a tutta questa serie di esigenze basterà affidarti a un incubatore startup. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.

Incubatore startup e vantaggi per il business

Nascita dell’incubatore startup e quali vantaggi per il tuo business

Era il 1959 quando l’idea dell’incubatore startup prese piede per la prima volta in America. E in Italia questo sistema sta prendendo sempre più piede, con la realizzazione ad oggi di più di 160 strutture. Per un fatturato di quasi 200 milioni di euro.

Per incubatore startup (o business incubator o incubatore aziendale) si intende sostanzialmente un ente il cui scopo è supportare un’impresa nella sua fase di avvio. Ricevendo solitamente in cambio una quota in società in caso di successo. In che modo? Fornendo tutta una serie di servizi e risorse di cui probabilmente una startup nascente è sprovvista.

Fra le diverse attività offerte dall’incubatore, possiamo contare non solo la disponibilità di spazi fisici di lavoro e i finanziamenti. Abbiamo anche i servizi per la contabilità, consulenze di marketing, accesso ad angel investor e venture capital. E ancora aiuto nei servizi legali, attività di networking, predisposizione di documenti e pitch

Oggi da noi gli incubatori sono certificati grazie all’articolo 25, comma 5 del DL 179/2012 (Dm 22 dicembre 2016). A gestirli sono dei professionisti esperti, dotati di opportune conoscenze nel campo della consulenza e degli investimenti. 

Da qui la disponibilità a supportare una startup nel suo momento di decollo. Con conseguenti vantaggi, a partire dai prezzi di realizzazione agevolati in base alle esigenze.

Un altro è sicuramente il supporto costante offerto dall’imprenditore, sia in fatto di servizi sia di strumenti adatti allo scopo. Poi c’è la possibilità di collegarsi con altri Startupper, stimolando lo scambio di esperienze e di idee. Quella di aumentare gli spazi di lavoro con la crescita delle attività, e di ridurre le spese di marketing, di segreteria, di ricerca e sviluppo ecc. Una raccolta di benefits buoni sia per chi lancia un’impresa sia per chi investe.

L’unico svantaggio che può derivare dallo scegliere un incubatore startup sta nella selezione poco attenta. Questo può tradursi con una figura professionale con specifiche lontane dai nostri bisogni. Oppure il prezzo pattuito per il servizio potrebbe non essere adeguato alle quote di investimento che siamo disposti a cedere.

Insomma il nostro business incubator dovrà essere più possibile corrispondente ai nostri obiettivi. Se le idee dovessero essere poco chiare in fase di organizzazione, continuate la vostra ricerca. Ne va del successo della vostra impresa.

Incubatore startup i più famosi in Italia

Quali sono gli incubatori startup migliori in Italia? Ecco una rapida lista

Prima di passare ad elencare quelli che secondo noi sono al momento i più famosi incubatori aziendali in Italia, è opportuno distinguere le tipologie principali presenti.

Quelli pubblici e universitari, per esempio, sono fra i più utilizzati nel lancio di idee innovative. Loro peculiarità è quella di fornire spazi, strumenti, canali di comunicazione e altri servizi.

Abbiamo poi l’incubatore startup privato: IPI e CPI. I quali forniscono supporto e consulenza sia nelle fasi iniziali del progetto sia durante le progressive fasi di sviluppo.

Infine, troviamo la tipologia profit e non profit. La differenza sostanziale sta nel tipo di innovazione in cui questi due approcci si concentrano. Nel secondo caso ovviamente avremo molto più a che fare con progetti di stampo umanitario, e che quindi non mirano ad alcun profitto fornendo il proprio servizio.

Nella lista dei migliori business incubator presenti oggi in Italia, il valore che abbiamo scelto di considerare è la condivisione di ciascuna realtà del cosiddetto certificato MISE. E puntando a quelle che finora sono state le città più virtuose in termini di proposta.

A Milano per esempio abbiamo grandi esempi di incubatore startup Digital Magic Spa rivolte all’Open Innovation. Oppure Bio4dreams basate sulla ricerca scientifica, Make a Cube improntato sulle innovazioni sociali (profit e non profit). E la più grande Impact Hub Milano. che offre spazi di coworking adatti all’incontro fra investitori, aziende, mentor ecc.

In quel di Roma troviamo Pi Campus, proiettata verso l’AI, oppure il Lazioinnova.it ideato dalla Regione a sostegno delle piccole startup nascenti. E ancora la Peekaboo, che si propone di offrire spazi, soluzioni e professionisti di settore.

Nella città di Torino invece segnaliamo i3P ideato dal Politecnico, che dispone di cospicui finanziamenti e potenza progettuale adatta al lancio di nuove imprese. Poi abbiamo l’incubatore startup Social Fare configurato sulle sfide sociali come la nuova economia. E poi il 2i3T che promuove con sostegni economici lo sviluppo di ricerca e tecnologia in favore di imprese ad alta conoscenza.

Chiudono la lista Firenze e Napoli. La prima con le realtà di IUF che sostiene le startup collegate alla ricerca in campo universitario e di Nana Bianca che mette al centro la cultura digitale. E poi Campania NewSteel, promosso da Città della Scienza e dall’Università Federico II che da sempre favorisce l’avvio di nuove imprese innovative attraverso il proprio bagaglio di conoscenze imprenditoriali. 

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