
Le aziende italiane che fatturano di più sono principalmente legati a settori come quello energetico, finanziario e dei trasporti. Sapere quali sono le aziende italiane che fatturano di più è interessante sia per gli addetti ai vari settori sia in generale per i cittadini.
Un dato importante è notare che l’economia italiana si basa soprattutto sulle piccole e medie imprese. Le cosiddette Pmi rappresentano circa il 92% delle imprese del nostro paese e sono quelle che impiegano più lavoratori, anche se hanno un fatturato molto inferiore.
Le aziende italiane che fatturano di più quindi sono solo una piccola parte e rappresentano la minoranza dell’imprenditoria italiana.

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Le aziende italiane che fatturano di più
Al vertice della classifica delle aziende che fatturano di più nel 2024 ci sono i fornitori energetici Eni ed Enel insieme a Gestore dei Servizi Energetici (Gse) che sono le tre principali aziende del mondo dell’energia e sono anche partecipate statali. Queste tre aziende rappresentano il 37% del fatturato delle 274 aziende italiane che superano il miliardo di euro. Eni ed Enel hanno visto un fatturato di rispettivamente 95,57 miliardi di euro e 93,72 miliardi di euro.
Il comparto energetico quindi domina la classifica delle aziende italiane che fatturano di più nel 2024 anche grazie al controllo pubblico statale di cui godono. Nonostante il calo nel settore petrolifero, le tre compagnie energetiche restano comunque in vetta a dominare la classifica stilata da Area Studi Mediobanca delle aziende italiane che fatturano di più con 9 aziende nella Top 20.
Subito sotto al podio troviamo anche Stellantis, gruppo automobilistico anche se in netto calo rispetto all’anno precedente. Nel settore manufatturiero, che ha dato risultati positivi anche quest’anno, Stellantis Europe ha registrato un fatturato pari a 27,8 miliardi di euro. La crisi finanziaria del gruppo è causata soprattutto dai prezzi eccessivamente bassi fuori concorrenza dei mezzi elettrici cinesi.
Le eccellenze le troviamo anche nel settore bancario. Tra le aziende italiane che fatturano di più ci sono infatti anche Intesa Sanpaolo e Unicredit, rispettivamente con 953,2 e 782,7 miliardi di euro, insieme rappresentano l’83% del Pil italiano. Tra le banche troviamo anche Unipol, Banco BPM Group, BPER Banca e Banca MPS.
Secondo la classifica Fortune 500 Europe stilata in base alle aziende più grandi per fatturato, ci sono ben 25 aziende italiane che fatturano di più. Oltre alle già citate Eni, Enel e i due gruppi bancari Unicredit e Intesa Sanpaolo e il gruppo Generali, troviamo anche le aziende come Poste Italiane, Telecom Italia ed Fs Italiane. Nel settore energetico ci sono anche Iren, nel settore automobilistico Ferrari e Pirelli.
Telecom (16,1 miliardi) top player del comparto dei servizi è in crescita mentre nel settore manufatturiero dopo Stellatis troviamo Prysmian con ricavi pari a 15,4 miliardi di euro, seguita da Leonardo (15,3 miliardi) che scala 4 posizioni e conferma la crescita. Il settore energetico come abbiamo visto sul podio domina la classifica, troviamo infatti anche Edison (15 miliardi), Hera (14,8 miliardi) e A2A (14,4 miliardi), anche se tutte hanno registrato una flessione rispetto allo scorso anno.
Ferrovie dello Stato, si trova subito dopo la top ten con un fatturato di 14,3 miliardi di euro, e segnala una crescita. L’azienda ferroviaria è seguita dall’azienda di impiantistica Saipem (11,9 miliardi) in crescita di 5 posizione. In calo, invece, si attesta la petrolifera Saras con 11,4 miliardi mentre altre aziende petrolifere come Kuwait Petroleum Italia (9,7 miliardi, -1) e Italiana Petroli (9,6 miliardi, +2) restano piuttosto stabili.
Sempre nella top 20 vediamo Poste Italiane (10,4 miliardi, +4), Parmalat (alimentare, 10,2 miliardi, +1) Edizione (9,6 miliardi, +5) e Webuild, unico operatore delle costruzioni. Al ventesimo posto troviamo Superit (9,1 miliardi) la holding che controlla Esselunga, unica rappresentante della distribuzione moderna.
Come si nota dalla Top 20 della classifica della aziende italiane che fatturano di più il supporto statale è essenziale. Infatti, 9 delle 20 aziende sono a controllo pubblico, sei a controllo privato e 5 di proprietà estera. Oltre al settore energetico che domina, ci sono anche quattro alla manifattura e cinque alla gestione di infrastrutture, alle costruzioni o ai servizi.