Quante volte ci capita di giudicare le persone che incontriamo senza conoscerle davvero? Di pensare di sapere tutto della loro vita, dei loro sogni, delle loro difficoltà? Di dare per scontato che abbiano bisogno dei nostri consigli, anche se non li abbiamo mai chiesti? È quello che è successo a una cameriera in un ristorante, che si è vista offrire un biglietto da visita invece della mancia da una cliente che si credeva superiore.
La cameriera stava svolgendo il suo lavoro come sempre, quando si è avvicinata al tavolo per il pagamento del conto. La cliente, invece di lasciarle la mancia, le ha dato il suo biglietto da visita e le ha detto: «Ti do un consiglio di vita. Torna a studiare». La ragazza, sorpresa e confusa, ha provato a rifiutare, dicendo che non ne aveva bisogno. Ma la cliente non si è arresa e ha insistito: «Non essere sulla difensiva, sono le due del pomeriggio, quindi so che non sei a lezione».
La cameriera ha cercato di mantenere la calma e le ha spiegato che non era a studiare perché era al lavoro, e che aveva degli orari per le lezioni. Ha aggiunto che non erano affari suoi, comunque, e che la ringraziava per il suo biglietto da visita. Le ha anche detto di farle sapere se le servisse il servizio catering per un evento, così avrebbe potuto parlarne con i manager. Poi le ha augurato buona giornata e si è allontanata.
La cliente, però, non si è fermata. Ha affermato di essere la responsabile delle iscrizioni di un’università (che la cameriera sapeva essere di basso livello) in Connecticut e le ha chiesto di chiamarla per organizzare un incontro. Non sapeva che la cameriera era già laureata in ciò che le offriva e che stava facendo una specializzazione. E che lavorava al ristorante per pagarsi gli studi.
La storia è stata raccontata dalla cameriera su un social network, dove ha ricevuto molti commenti di solidarietà e di indignazione. Molti utenti hanno sottolineato che non si può pagare l’affitto con un “consiglio di vita” e che la cliente era stata arrogante e maleducata. Qualcuno le ha risposto: «Ti do anch’io un consiglio di vita: se non puoi permetterti la mancia al ristorante, forse dovresti evitare di mangiare fuori».