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Studenti e PMI: insieme per favorire la digitalizzazione grazie ad Amazon

Studenti e PMI: insieme per favorire la digitalizzazione grazie ad Amazon

Si è conclusa oggi la prima edizione di Amazon Campus Challenge, la nuova sfida lanciata in Italia da Amazon per promuovere le competenze acquisite da giovani studenti universitari durante il percorso accademico e per sostenere le esigenze delle piccole e medie imprese italiane che intendono avvicinarsi all’ecommerce.

Una prima edizione che ha generato grande entusiasmo con oltre 1200 studenti iscritti da oltre 50 università d’Italia e 100 studenti semifinalisti. Solo 5 team però si sono classificati per la finale di oggi: selezionati per aver redatto i migliori business plan, hanno portato le aziende da loro scelte ad ottenere i migliori risultati in termini di vendite tra febbraio e agosto, così come in termini di gestione e performance dell’account.

Nuove competenze e imprenditorialità

I finalisti hanno presentato i loro progetti e sono stati valutati da una giuria composta da rappresentanti di Amazon ed esperti di e-commerce e innovazione: Mariangela Marseglia, VP e Country Manager Amazon.it e Amazon.es; Ilaria Zanelotti, Head of Marketplace di Amazon per l’Italia; Anna Migliorati, giornalista di Radio 24; Carlo Bocchi, Ufficio di Coordinamento Promozione del Made in Italy dell’Agenzia ICE; Giulia Amico di Meane, Director Talent Garden Innovation School Italy.

Amazon Campus Challenge è l’occasione perfetta per mettere in contatto studenti e piccole e medie imprese, nuove competenze e imprenditorialità, aiutando contemporaneamente gli studenti a vivere l’esperienza aziendale in prima linea e le tante piccole e medie imprese italiane ad affacciarsi al digitale e all’e-commerce”, ha spiegato Mariangela Marseglia, VP e Country Manager di Amazon.it e Amazon.es. “Quindi annunciamo già che ci sarà una seconda edizione l’anno prossimo, le iscrizioni apriranno già a metà ottobre”.

Un gap da colmare

Le piccole e medie imprese italiane in quanto a strategie multicanale sono ancora piuttosto indietro rispetto alla media europea, questa iniziativa s’inserisce dunque in uno sforzo più grande da parte di Amazon proprio per colmare questo gap, che prevede anche altri progetti. Attualmente sono circa 14.000 le PMI che vendono su Amazon che nel 2019 hanno realizzato otlre 500 milioni di vendite in Italia e creato più di 25.000 nuovi posti di lavoro. Tuttavia, nel nostro Paese le PMI che ancora non hanno abbracciato il canale online sono oltre 150 mila, “quindi c’è ancora molto lavoro da fare per colmare il gap di competitività a livello di Paese” ha aggiunto Marseglia.

Ad oggi abbiamo oltre 300 milioni di account attivi di clienti in tutto il mondo e, come è emerso durante l’ultimo Netcomm Forum, l’e-commerce in Italia ha fatto un salto evolutivo di dieci anni, aggiungendo due milioni di nuovi clienti tra gennaio e maggio. Il ritardo della distribuzione, soprattutto in termini organizzativi e di competenze digital, è però ancora consistente e le PMI italiane devono recuperare un gap rispetto alle aziende omologhe degli altri Paesi europei, in quanto solo un terzo di loro sono digitalizzate e solo una su sette (di quelle con più di 10 dipendenti) ha un fatturato significativo online, secondo quanto rilevato dal rapporto DESI. Noi preferiamo vedere questo gap come un’opportunità da cogliere per tutte le PMI italiane, un gap che aiuterebbe la ripartenza delle nostre eccellenze italiane, che mantengono un forte appeal sui consumatori di tutto il mondo, e allo stesso tempo del PIL italiano. Per questo motivo, Amazon si pone come un partner per la digitalizzazione delle PMI Italiane, offrendo tutti gli strumenti e i servizi per portarle online. E per supportare PMI e artigiani a sviluppare l’export attraverso l’eCommerce, un anno fa abbiamo anche avviato un programma, tramite un accordo con l’Agenzia ICE, per promuovere i loro prodotti all’estero, in Europa e Stati Uniti d’America, all’interno della vetrina Made in Italy“, spiega Ilaria Zanelotti, Head of Marketplace di Amazon per l’Italia.

Il team vincitore

Gli studenti del team Coffee Break dell’Università degli Studi di Milano si sono classificati primi e riceveranno da Amazon un riconoscimento di €10.000. I ragazzi hanno sostenuto lo sviluppo del business di Caffè Cartapani, azienda bresciana produttrice di caffè da generazioni, entrata anche a far parte della vetrina del Made in Italy di Amazon.  L’obiettivo principale degli studenti del team Coffee Break è stato quello di superare l’approccio tradizionale dell’azienda per farla aprire a qualcosa di innovativo e fresco.

Renato Cartapani, Presidente Caffè Cartapani ha commentato: “I ragazzi ci hanno fatto capire l’importanza dell’omnicanalità, ovvero di avere più canali di vendita che lavorano sinergicamente tra di loro. Inoltre, attraverso l’e-commerce potremmo anche iniziare a pianificare di vendere più facilmente al di fuori dell’Italia”.

Il Made in Italy su Amazon

Sono più di 2.000 le piccole e medie imprese e altre realtà aziendali italiane che oggi vendono i propri prodotti, espressione dell’eccellenza della produzione italiana, all’interno della vetrina dedicata esclusivamente al Made in Italy e disponibile sui siti Amazon.it, Amazon.co.uk, Amazon.de, Amazon.fr, Amazon.es e Amazon.com. A 5 anni dal lancio di Amazon Made in Italy, il numero delle aziende è cresciuto fino a raddoppiare nel 2019, mentre la selezione dei prodotti disponibili in tutti gli store ha raggiunto quota 1 milione di cui 300.000 solo su Amazon.it.

Grazie ai continui investimenti in strumenti e servizi per favorire la digitalizzazione delle PMI, oggi oltre il 75% delle aziende presenti su Amazon Made in Italy vende all’estero in Paesi come Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Circa il 50% della selezione su Amazon Made in Italy è presente nella categoria Casa e Arredo (design), oltre il 30% in Abiti e Accessori (fashion), il 10% circa in Cucina e Cantina (food), mentre il 5% appartiene alla categoria Bellezza e Benessere (beauty).

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