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Amazon compra Souq.com e si posiziona in testa alla corsa per la conquista del mercato mediorientale

Amazon compra Souq.com e si posiziona in testa alla corsa per la conquista del mercato mediorientale

Qualche notizia era già trapelata a fine novembre scorso, quando Bloomberg aveva parlato di un Amazon pronto a spendere un miliardo di dollari per acquisire la piattaforma ecommerce Souq.com, tra le più importanti nel mercato mediorientale e nordafricano.
L’accordo alla fine è stato raggiunto, anche se al momento non si hanno notizie sulla quota finale investita dalla compagnia di Jeff Bezos. Quello di cui si è certi è che la cifra offerta da Amazon è bastata per liberarsi della concorrenza di Emaar Malls PJSC, divisione di quella Emaar Properties PJSC guidata da Mohamed Alabbar che qualche tempo fa ha dato vita al progetto Noon e che ha cercato di assicurarsi gran parte del mercato mediorientale con una proposta dal valore di 800 milioni di dollari per l’acquisizione di Souq.com, che però non sono bastati a
convincere Ronaldo Mouchawar, ceo della piattaforma con base a Dubai.

Un’acquisizione anomala per Amazon

L’acquisizione di Souq.com non rientra nella tradizione di Amazon, che di solito costruisce nuovi business partendo da zero. Tuttavia, la particolarità del mercato merdiorientale e l’autorevolezza della piattaforma di Mouchawar hanno spinto il gigante statunitense a fare uno strappo alla regola. Souq.com registra infatti circa 23 milioni di visitatori ogni mese, vende più di 400.000 prodotti e dà lavoro a oltre 3.000 persone, riuscendo ad offrire ai suoi consumatori un servizio completo sotto ogni punto di vista, in particolar modo sotto il profilo della logistica, uno dei principali problemi quando si parla di ecommerce in Medio Oriente.

L’importanza di arrivare primi

L’accordo, la cui chiusura è prevista per fine anno, è uno dei più importanti degli ultimi anni per Amazon, segno di quanto la compagnia di Seattle sia interessata a mettere le mani sulla regione merdiorientale prima che l’area diventi troppo affollata, replicando l’esempio indiano dove ogni giorno spunta fuori un nuovo concorrente. Ultimi arrivati i giapponesi di SoftBank che al momento sono in trattativa con Flipkart per la vendita di Snapdeal, altro gigante dell’ecommerce indiano che con una eventuale acquisizione da parte di Flipkart andrebbe a formare un enorme blocco di commercio elettronico contro un unico avversario comune: Amazon.
Per questa ragione il colosso americano ha deciso di spingere sull’acceleratore e se in India la promessa di investire 5 miliardi di dollari nei prossimi anni per contrastare il potere di Flipkart potrebbe ridimensionarsi in base a nuove evoluzioni del mercato, in Medio Oriente la partita è tutta da giocare, soprattutto in quei paesi come Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain, Arabia Saudita o Egitto dove le risorse economiche e tecnologiche sono più avanzate rispetto ad altri paesi della regione.