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Il prossimo acquisto in negozio? Gli italiani lo cercano su Amazon

Il prossimo acquisto in negozio? Gli italiani lo cercano su Amazon

Spesso si sente ripetere che la colpa della chiusura di tanti punti vendita fisici sia tutta colpa di Amazon: ma siamo sicuri sia così? Nonostante ci si aspetterebbe che sia proprio così, in Italia, analizzando come scelgono e acquistano gli italiani i prodotti di interesse, emerge uno scenario che, per molte categorie di prodotto, sembra controintuitivo.

FIND, agenzia specializzata nell’analizzare i comportamenti di ricerca e di acquisto degli italiani per definire strategie di marketing e advertising, ha, infatti, voluto indagare con Doxa quale sia il reale impatto di Amazon sugli acquisti, sia online che in negozio, degli italiani e i ciò che ne è emerso è tutt’altro che scontato.

E se è vero che, per alcune categorie di prodotto quali elettronica di consumo, libri, giocattoli, abbigliamento, articoli per il ‘fai da te’, 7 ricerche su 10 si concludono con un acquisto sul colosso statunitense lanciato da Jeff Bezos, ci sono altre categorie come occhialeria, abbigliamento e attrezzature per lo sport, elettrodomestici, cosmetici e profumi, dove le ricerche su Amazon sono funzionali principalmente ad acquisti che sono portati a termine in negozi sul territorio.

Il prezzo è la principale leva che porta gli italiani ad acquistare su Amazon – un’altra ricerca di FIND del 2017 aveva evidenziato come lo sconto dovesse però essere superiore al 10%/15% (a seconda della tipologia di prodotto) per convincere l’italiano medio a riporre sullo scaffale il prodotto per acquistare online-, ma è altrettanto vero che la formazione e la professionalità della rete di vendita, in molti ambiti, rappresentano ancora un valore aggiunto cui difficilmente si rinuncia.

Tra i dati salienti emersi dalla ricerca, realizzata a maggio 2019 su un campione di 500 italiani rappresentativi dell’utenza media italiana maggiorenne:

  • 1 italiano su 2 (46%) usa oggi di fatto lo smartphone quotidianamente prima di un acquisto di prodotti o servizi. A inizio 2018 questa percentuale era del 38%, a dimostrazione della crescente fiducia che gli italiani ripongono nelle informazioni che trovano online.
  • Quando si parla di ricerche di prodotto, Amazon è la prima scelta (davanti a Google) per l’82% degli italiani (era il 77% nel 2018). La sovrapposizione tra quanti cercano su Amazon e quanti usano Amazon per gli acquisti è quasi totale: chi lo conosce e lo usa lo ritiene insostituibile, soprattutto per le esaustive informazioni pubblicate sulle schede prodotto, con dettagli che spesso non è possibile trovare neanche sul sito dei produttori.
  • Il 60% degli italiani, nel percorso di valutazione e acquisto, usa sia Amazon che Google per trovare informazioni utili alla scelta, a dimostrazione della complementarietà dei due strumenti: su Amazon si cercano prevalentemente i prezzi, le recensioni e le domande/risposte generate dagli utenti; su Google si cercano informazioni e specifiche sul prodotto e sul produttore; i punti vendita e relative informazioni; novità e aggiornamenti sul prodotto.
  • Il 57% degli italiani ritiene molto utile consultare Amazon anche quando si è in negozio. Non è un caso che negli USA, mercato dove le aziende hanno imparato da diversi anni come convivere meglio con Amazon, diversi brand siano presenti su questo e-commerce non con obiettivi di vendita online ma di supporto alle vendite in negozio. Questo perché le schede prodotto raccolgono commenti, indicazioni e consigli degli utenti che sono di supporto a chi è in negozio.
  • Il 94% di chi ha acquistato in un negozio o su altri siti dopo una ricerca su Amazon ha dichiarato che le informazioni trovate su Amazon sono state utili nella scelta.
  • L’elettronica di consumo è l’ambito dove più si registra showrooming: il 27% di chi è andato in negozio ha poi ammesso di aver acquistato su Amazon.
  • Lo “effetto Amazon” ha comunque colpito almeno una volta la maggior parte degli italiani: 8 su 10 hanno dichiarato che, almeno una volta, hanno rimesso un prodotto sullo scaffale per acquistarlo su Amazon, essenzialmente per una questione di prezzo.

Marco Loguercio, fondatore e CEO di FIND, così spiega la fiducia che gli italiani ripongono in Amazon anche come motore di ricerca: “In tutti questi anni Amazon ha saputo costruirsi una reputazione di azienda realmente orientata al cliente; non solo per i tempi di consegna sempre più veloci o per il servizio al cliente in caso di problemi con quanto acquistato, ma anche e soprattutto per il saper comprendere quali possano essere le domande che l’utente si pone quando sta valutando un prodotto e di quali informazioni necessiti per sentirsi confidente, facendo in modo che possano trovarle Informazioni che, spesso, il consumatore non riesce a recuperare facilmente su altri siti: dai dettagli alle recensioni, ai consigli sulle taglie, a suggerimenti su manutenzione e cura…

Non è un caso che, spesso, per comprendere le esigenze informative di un possibile acquirente di uno specifico prodotto analizziamo anche le recensioni e l’area domande/risposte di prodotti simili presenti su Amazon.

Per le aziende e per i retailer comprendere esattamente quale ruolo giochi Amazon non solo nelle vendite, ma anche nella capacità di orientare e influenzare le decisioni d’acquisto degli italiani è fondamentale, per capire quali possano essere i rischi e le opportunità nel breve, medio e lungo periodo. Per capire se valga la pena esserci – e, se si, in quale modo – su questo importante marketplace.”