
Negli ultimi anni, la crescita esponenziale dell’e-commerce ha modificato profondamente il modo in cui le aziende gestiscono la logistica. Il cliente medio, sempre più abituato a consegne rapide e impeccabili, si aspetta un’esperienza d’acquisto fluida, dall’ordine alla ricezione del pacco. In questo scenario, il servizio di pick & pack gioca un ruolo centrale, rappresentando uno degli snodi cruciali nella catena di approvvigionamento. Ottimizzare il processo di prelievo e confezionamento della merce consente non solo di accelerare i tempi di consegna, ma anche di ridurre gli errori, migliorare la soddisfazione del cliente e contenere i costi operativi.
Molte aziende, soprattutto quelle che operano online, si trovano ad affrontare sfide legate all’organizzazione del magazzino, alla gestione degli ordini e all’efficienza delle spedizioni. In questo contesto, il modello pick & pack si rivela una strategia logistica indispensabile, capace di offrire maggiore controllo e precisione. Tuttavia, non esiste un’unica soluzione adatta a tutti: il successo dipende dalla capacità di adattare i processi alle specifiche esigenze del business.
Per comprendere a fondo come sfruttare il pick & pack in modo vantaggioso, è utile analizzare nel dettaglio cosa comporta questo sistema, quali sono le sue varianti principali, come scegliere quella più adatta e, soprattutto, quali sono le tecniche per ottimizzarne l’efficienza.
Indice contenuto
Che cos’è il pick & pack
Con l’espressione pick & pack si fa riferimento a un processo logistico in due fasi utilizzato principalmente nei magazzini per gestire gli ordini in uscita.
Il termine deriva dall’inglese e può essere tradotto letteralmente come “preleva e imballa”.
In pratica, una volta ricevuto un ordine, gli operatori del magazzino selezionano (pick) i prodotti richiesti dagli scaffali e li preparano (pack) per la spedizione, inserendoli negli imballaggi adeguati.
Il pick & pack rappresenta l’interfaccia tra la gestione dell’inventario e il cliente finale.
Se gestito correttamente, permette di ridurre i tempi di attesa, evitare errori nella composizione degli ordini e assicurare che la merce arrivi in condizioni ottimali.
Questo approccio è molto utilizzato nei centri logistici che lavorano con grandi volumi di ordini, come quelli di e-commerce, dropshipping e retail online.
Il processo può essere gestito internamente, all’interno del magazzino aziendale, oppure esternalizzato a operatori logistici specializzati (3PL).
In entrambi i casi, una corretta configurazione del pick & pack è fondamentale per mantenere alta l’efficienza operativa.
Tipologia di processi picking & packing
I sistemi di pick & pack possono variare sensibilmente a seconda del tipo di attività, del volume di ordini giornalieri e della struttura del magazzino.
In generale, esistono diverse modalità operative. Una delle più comuni è il picking discreto, in cui un operatore si occupa di un ordine alla volta, prelevando ciascun articolo prima di passare al successivo.
Questa modalità è semplice da gestire e adatta a piccoli volumi, ma diventa inefficiente su larga scala.
Un’alternativa più veloce è il batch picking, che prevede la raccolta simultanea di articoli per più ordini in un’unica operazione.
I prodotti vengono poi suddivisi nella fase successiva di packing.
C’è anche il zone picking, dove il magazzino è diviso in zone e ogni operatore è responsabile solo di un’area: l’ordine viene assemblato man mano che passa da una zona all’altra.
Nel caso del wave picking, invece, la raccolta degli articoli avviene in base a finestre temporali o ondate (waves), per ottimizzare il flusso di lavoro in funzione delle spedizioni programmate.
La fase di packing, invece, si concentra sull’imballaggio e sulla preparazione alla spedizione. Anche qui esistono diverse strategie.
Alcune aziende impiegano sistemi automatizzati che selezionano la scatola più adatta e stampano automaticamente le etichette, mentre altre si affidano a operatori manuali per personalizzare l’imballaggio o gestire prodotti delicati.
Quale picking and packing scegliere
La scelta del metodo di picking and packing più adatto dipende da diversi fattori.
Prima di tutto, è importante considerare la dimensione del magazzino e la quantità di ordini da processare ogni giorno.
Per le piccole imprese con un numero limitato di spedizioni quotidiane, un approccio discreto potrebbe risultare sufficiente. Al contrario, per le aziende con grandi volumi, il batch o il wave picking permettono un notevole risparmio di tempo.
Anche la varietà dei prodotti incide sulla scelta.
Se il catalogo è ampio e le dimensioni degli articoli sono molto variabili, potrebbe essere utile adottare un sistema ibrido, integrando tecniche diverse a seconda delle categorie merceologiche.
In ogni caso, è fondamentale avere un sistema gestionale in grado di tracciare ogni fase del processo e facilitare il lavoro degli operatori.
Dal punto di vista del packing, la personalizzazione gioca un ruolo crescente.
Le aziende che vogliono distinguersi spesso scelgono imballaggi brandizzati, accompagnati da materiali informativi o gadget.
Tuttavia, la priorità resta sempre la protezione del prodotto e la riduzione dei costi di spedizione, quindi è essenziale trovare un equilibrio tra estetica ed efficienza.
Come ottimizzare il pick & packing
Per migliorare le performance del pick & pack, è utile intervenire su più fronti.
Innanzitutto, l’organizzazione del magazzino incide fortemente sulla velocità del picking.
Disporre i prodotti in modo logico, ad esempio tenendo quelli più richiesti in aree facilmente accessibili, riduce gli spostamenti e accelera il lavoro.
L’uso di codici a barre e sistemi RFID permette un tracciamento preciso e riduce al minimo gli errori.
La formazione del personale è un altro aspetto cruciale.
Operatori ben addestrati sanno come muoversi in magazzino, gestire eventuali criticità e mantenere alti standard qualitativi.
L’implementazione di strumenti digitali, come software WMS (Warehouse Management System), consente inoltre di monitorare in tempo reale l’andamento del processo e correggere rapidamente eventuali inefficienze.
Dal lato packing, la standardizzazione dei materiali aiuta a semplificare il lavoro e ridurre i costi.
Utilizzare formati di scatole ottimizzati per la maggior parte degli ordini consente di risparmiare su cartone, nastro adesivo e spazio durante il trasporto.
Anche la scelta dei materiali di protezione è importante: alternative ecologiche, come la carta riciclata o il cartone alveolare, offrono buone prestazioni senza impattare sull’ambiente.
Infine, l’integrazione tra sistema gestionale, e-commerce e logistica è la chiave per un processo fluido.
Automatizzare l’elaborazione degli ordini, generare in automatico le etichette e collegare il magazzino ai corrieri può fare la differenza in termini di velocità e affidabilità.
Il processo di pick & pack è molto più di un semplice passaggio tecnico tra l’ordine e la spedizione.
Si tratta di un elemento strategico della logistica moderna, capace di influenzare direttamente la qualità del servizio offerto al cliente.
Saper scegliere il modello più adatto, organizzare il magazzino in modo intelligente e adottare strumenti tecnologici efficaci rappresenta la base per ottimizzare tempi, costi e risorse.
Con il continuo sviluppo dell’e-commerce e l’aumento delle aspettative dei consumatori, investire in un sistema di picking and packing ben strutturato diventa una necessità.
Chi saprà farlo nel modo giusto potrà contare su una logistica più snella, reattiva ed economicamente sostenibile.