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Paolo Lugiato: gli spagnoli preferiscono sempre più la TV on-demand

Paolo Lugiato: gli spagnoli preferiscono sempre più la TV on-demand

Se nel 2017 quasi 13 milioni di telespettatori hanno consumato almeno un minuto di televisione on-demand, nel 2019 siamo oltre i 16 milioni: sono questi i numeri del mercato spagnolo. Morale: ogni giorno, in media, 3,5 milioni e mezzo di persone si costruiscono un palinsesto personalizzato.

Numero ben lontano, ovvio, dagli oltre 30 milioni di telespettaori che guardano la TV in modalità lineare, ma un 10% di “fuoriusciti” dalla gabbia oraria fissata dai broadcaster è un dato molto significativo. Ed è una percentuale in crescita per almeno tre ragioni.

  1. Il cambiamento delle abitudini specialmente in relazione al consumo di fiction;
  2. il ritardo progressivo nell’ora di inizio del contenuto di prime-time sui canali leader della TV in chiaro (che accomuna Spagna e Italia);
  3. la crescita esponenziale della pay-TV, presente in quasi il 50% delle famiglie.

Il resto lo fa il progresso tecnologico: Smart TV, decoder con hard disk di memoria molto capienti, dispositivi per la riproduzione di contenuti su richiesta fanno sì che l’87% delle famiglie abbia la capacità di scegliere on demand.

E, per quanto riguarda i profili socioeconomici dei ‘nuovi’ telespettatori non più passivi, spiccano i giovani sotto i 45 anni (48% del consumo totale su richiesta) che vivono in grandi comunità (Madrid, Andalusia, Catalogna).

Quando avviene il consumo differito? Più della metà lo stesso giorno della prima TV o il giorno dopo, ma il momento preferito per guardare contenuti a la carte è il fine settimana, specialmente la domenica e possibilmente in compagnia, con la fiction nel ruolo assoluto di regina: le venti trasmissioni più viste on-demand sono, infatti, le serie TV.