Vai al contenuto

Allarme cambiamento climatico: comporterà una spesa da 500 miliardi di dollari l’anno

Allarme cambiamento climatico: comporterà una spesa da 500 miliardi di dollari l’anno

Un nuovo rapporto del governo degli Stati Uniti sugli impatti dei cambiamenti climatici sulla società indica che, a meno che non vengano prese misure drastiche, gli eventi climatici futuri potrebbero costare solo agli Stati Uniuti quasi mezzo trilione di dollari l’anno entro il 2090.

La National Climate Assessment è un rapporto del Congresso sugli impatti dei cambiamenti climatici, redatto dal lavoro di 300 autori in una dozzina di agenzie federali. La relazione costituita da 1.000 pagine, riguarda gli effetti dei cambiamenti climatici su agricoltura, lavoro, geografia e salute in tutto l’ambito degli Stati Uniti.

Quello uscito pochi giorni è il secondo volume di un rapporto destinato a fornire ai responsabili delle politiche federali importanti informazioni su quanto e come sarà l’impatto del riscaldamento globale sugli Stati Uniti.

Arriva anche in un momento in cui l’attuale amministrazione sta facendo di tutto per confutare le prove crescenti provenienti dalle proprie agenzie e sottrarsi agli impegni nazionali ed internazionali per mitigare gli effetti del cambiamento climatico globale.

Il rapporto fornisce un quadro rigido di ciò che verrà per gli Stati Uniti se non verrà intrapresa alcuna azione forte a riguardo. Molti dei cambiamenti che il climate change porterà nel paese saranno irreversibili, almeno è ciò che si apprende dallo studio.

In assenza di sforzi di mitigazione globale più significativi, si prevede che i cambiamenti climatici impongano danni sostanziali all’economia degli Stati Uniti, alla salute umana e all’ambiente. Attraverso scenari con emissioni elevate e adattamento limitato o nullo, si stima che le perdite annuali in alcuni settori potrebbero aumentare fino a raggiungere centinaia di miliardi di dollari entro la fine del secolo. È molto probabile che alcuni impatti fisici ed ecologici saranno irreversibili per migliaia di anni, mentre altri saranno del tutto permanenti.

C’è speranza che il mondo possa ancora cambiare rotta ed invertire gli effetti associati ai cambiamenti climatici. A tal riguardo, lo studio afferma proprio che gli sforzi di mitigazione a breve termine dovrebbero iniziare a mostrare i primi risultati già entro la metà di questo secolo. Idealmente, ciò permetterà agli scienziati di sapere quali azioni stanno finalmente funzionando e quali invece no.

Prove incontrovertibili

Molti impatti causati dai cambiamenti climatici e i relativi danni economici negli Stati Uniti possono essere sostanzialmente rimessi, nel corso del XXI secolo, a riduzioni su scala mondiale delle emissioni di gas a effetto serra, sebbene l’entità e la tempistica dei rischi evitati varino sia secondo il settore, sia in base alle regione. Ci si aspetta che l’effetto della mitigazione delle emissioni a breve termine sulla riduzione dei rischi diventi evidente entro la metà del secolo e cresca sostanzialmente nel futuro più prossimo.

Ma per gli scienziati che hanno raccolto i dati e assemblato il rapporto, le prove dell’impatto umano del cambiamento climatico sono ormai incontrovertibili.

Osservazioni da tutto il mondo mostrano gli effetti diffusi dell’aumento delle concentrazioni di gas serra sul clima della Terra. La temperatura, arrivata spesso a limiti estremi, così come gli eventi di precipitazione intensa, sono in aumento. Ghiacciai e manto nevoso si stanno riducendo e il ghiaccio marino si sta ritirando. I mari si riscaldano, aumentano e diventano più acidi, e le specie marine si stanno spostando verso nuove località o verso acque più fredde. Le inondazioni stanno diventando più frequenti lungo la costa degli Stati Uniti, e visto che le stagioni calde si stanno allungando, gli incendi sono in frequente aumento.

Negli Usa, mentre il governo federale potrebbe non essere disposto a intervenire per frenare le emissioni che contribuiscono al riscaldamento globale, gli Stati, guidati dalla California, stanno sviluppando una legislazione per provare a mitigare o ridurre le emissioni di carbonio, creando strategie di adattamento per affrontare un clima più caldo.

Il futuro è in mano alle startup

I venture capitalist stanno anche iniziando ad investire un capitale significativo in tecnologie focalizzate sulla generazione di energia alternativa, lo stoccaggio di energia, la riduzione delle emissioni e il risparmio energetico, che rientrano tutti nella categoria delle soluzioni sostenibili.

In effetti, l’offerta pubblica per la società di alimenti vegetariani, Beyond Meat, mostra che esiste un mercato in crescita per gli investimenti in aziende che promuovono uno stile di vita più sostenibile.

Inoltre esistono programmi di accelerazione nella fase iniziale come Y Combinator, i quali stanno entrando in gioco, chiedendo start-up che sviluppano tecnologie per ridurre le emissioni che stanno contribuendo al riscaldamento globale.

Il nuovo rapporto del governo americano dipinge un quadro terribile per il futuro se non viene fatto nulla, ma, mentre la comunità degli investimenti e della tecnologia si mobilita ancora una volta per sviluppare potenziali soluzioni, c’è la possibilità che le cose non siano ancora completamente senza speranza.

Il passo critico avverrà quando il governo degli Stati Uniti terrà conto del parere dei propri scienziati ed adotterà misure per incoraggiare una maggiore azione verso quella che sta diventando la più grande minaccia per il benessere umano.