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Perché oggi è importante partecipare al Forum Retail

Perché oggi è importante partecipare al Forum Retail

L’ultima edizione del Forum Retail si è conclusa registrando più di 900 partecipanti, di cui oltre 150 relatori e 25 amministratori delegati retailer. Al termine della due giorni le considerazioni da fare sono grosso modo due. Il commercio digitale in Italia viaggia a velocità differenti. Frequentare eventi come il SAP Forum, lo IAB Forum o il Salone dei Pagamenti permette di toccare con mano il cambiamento che grandi multinazionali e aziende italiane all’avanguardia stanno sviluppando. Tutto ciò al Forum Retail è possibile solo in piccolissima parte e dimostra come piccole e medie imprese siano ancora indietro sui principali temi di innovazione. La seconda considerazione è di carattere formativo. Una parte dei manager presente al Forum in veste di relatore ha senza dubbio assimilato i nuovi concetti introdotti dalla tanto chiacchierata trasformazione digitale, questi però hanno idee poco lucide su come introdurre le novità all’interno delle loro aziende con un risultato finale che ha riscontro solo sul piano teorico e non su quello pratico. Parlare di omnicanalità a fine 2017 significa portare degli esempi concreti al pubblico di riferimento, significa far capire come si è costruito un dialogo fra canale online e canale offline. Considerazioni che, seppur in maniera più velata, trovano conferma anche nelle parole di Francesca Cattoglio, socio unico di IKN Italy: «Le aziende si devono adoperare per fornire un servizio rapido ed efficiente nell’ecommerce e un’esperienza unica nel PdV ma soprattutto devono essere in grado di mettere subito in pratica l’idea, migliorandola successivamente e prendendo qualche rischio.»

Lato consumatori

Queste brevi osservazioni sembrerebbero non trovare un fondamento dal lato consumatori. Secondo le ricerche di Altroconsumo e Osservatorio QVC, realizzate e presentate in esclusiva al Forum Retail, i consumatori italiani interagiscono al momento con una notevole varietà tecnologica. Il canale più utilizzato per lo shopping resta quello fisico con una quota dell’80,9% ma gli acquisti online ammontano al 55,2% del campione, modalità che nella maggioranza dei casi si sovrappone agli altri canali. In particolare, la popolazione online italiana ha una leggera prevalenza maschile (54%) ed è composta per oltre la metà da individui sotto i 45 anni d’età che utilizzano per i loro acquisti soprattutto il pc, seguito da smartphone e tablet. La tecnologia utilizzata a favore della customer experience digitale viene utilizzata nel 32% dei casi ed è maggiormente apprezzata se presente un ausilio di assistenza: tra le tecnologie maggiormente presenti nei negozi odierni le casse self check out (72%), i totem (59%) e le app (32%).
Anche in questo caso, però, la verità è più di una. A sottolinearlo è Luigi Rubinelli, direttore di retailWatch, che senza veli ha letteralmente smontato le istanze e i risultati delle ricerche presentate da QVC e Altroconsumo. Secondo Rubinelli i risultati delle ricerche non prendono in considerazione la diversità del mercato italiano, un mercato che cambia da regione a regione, da provincia a città. Molti italiani comprano online per convenienza, ha sottolineato Rubinelli, perché sulla rete sono disponibili promozioni tutto l’anno. Non a caso, secondo i dati di Amazon Italia, l’articolo più venduto online durante l’ultimo Black Friday è stato uno spazzolino elettronico, non di certo un prodotto dall’alto livello esperienziale.

L’ispirazione di Alibaba

Il Forum Retail è stata anche l’occasione per incontrare anche tutta una serie di eccellenze del settore. All’interno dello spazio “Future Lab” sono emersi alcuni spunti interessanti per vincere la sfida dell’innovazione partendo da una “Road to Technology” fino alla definizione di Action Plan ed Ecosistemi, grazie al contributo di speaker del calibro di Ernesto Ciorra (Enel), Lucia Chierchia (Electrolux) e Daniele Pes (Altromercato). Tra gli interventi di spicco vanno sicuramente menzionati quelli di Andrea Lorini, ceo di Chiara Ferragni Collection; Giuseppe Grandinetti, global head digital di Vibram; Gian Maria Gentile, digital director di Unes; Antonio Perini, ceo di Milkman; Marco Magnocavallo, ceo e co-founder di Tannico; Marco Porcaro, ceo di Cortilia; Marco Di Falco, ceo e co-founder di Digitail (EasyCoop); Maurizio Capobianco, regional vice president di Salesforce Commerce Cloud Italy, Spain, Portugal; Roberto Valvo, general manager Europe South di Tiger Italy 2; Nikolay Yanev, head of Prime Now 3P Business.
L’apice dell’innovazione è stato però raggiunto con Albert Antonini Mangia, marketing manager di Alibaba Group, che durante il suo intervento ha illustrato ai presenti come il gigante di Jack Ma sta sviluppando la sua idea di “New Retail”, un nuovo modello di intendere il negozio fisico e quello online, dove non esiste più una mera distinzione tra le due realtà ma i due canali convivono in un’unica dimensione. I supermercati Hema, i negozi di Home Times e l’annuncio dell’arrivo di More Mall stanno ridefinendo il concetto stesso di store anticipando quello che potrebbe essere da qui a poco tempo il futuro del retail anche in Europa.