Vai al contenuto

Satispay fa il suo ingresso nell’ecosistema PagoPA

Satispay fa il suo ingresso nell’ecosistema PagoPA

La notizia era trapelata da qualche mese ma da oggi è ufficiale, Satispay ha annunciato il suo ingresso nell’ecosistema PagoPA, il sistema elettronico per la pubblica amministrazione. Solo lo scorso luglio il nodo aveva integrato PayPal, dimostrando di credere non solo nei pagamenti più convenzionali ma anche nei servizi di pagamento più innovativi, e ora anche gli utenti di Satispay potranno pagare le tasse direttamente dal proprio smartphone.

Come funziona

Scegliendo Satispay come Prestatore del Servizio di Pagamento tra quelli disponibili con PagoPA, l’utilizzatore dovrà inserire nella maschera online il proprio numero di cellulare per poi confermare l’operazione direttamente sullo smartphone. La startup Satispay ha lavorato nel solco creato dal legislatore che aveva ampliato il comma 1 dell’articolo 5 del CAD aggiungendo l’obbligo per le PA di accettare, attraverso la piattaforma PagoPA, i micropagamenti basati sull’uso del credito telefonico. La soluzione di Satispay, non basata sul credito telefonico ma su fondi trasferiti dal proprio conto corrente, ha di fatto anticipato anche gli operatori telefonici che in attesa di un Decreto di Regole Tecniche mai arrivato non hanno ancora lanciato dei servizi. Dal punto di vista della proposizione, si rileva un’offerta molto competitiva rispetto alla maggior parte dei PSP aderenti al sistema: per il 2017, Satispay non applicherà commissioni sulle transazioni e per il 2018 prevede commissioni di soli 0,20 euro  a transazione per i pagamenti superiori a 10 euro.

L’evoluzione di PagoPA

L’integrazione di Satispay con PagoPA rientra in un ampio disegno di integrazione di tutti i servizi di pagamento che l’utente utilizza abitualmente all’interno della piattaforma. Alla sua nascita PagoPA era principalmente una soluzione orientata a semplificare la vita alle pubbliche amministrazioni nell’integrare la fase di pagamento online, il passaggio dell’acquisto più complesso e con il maggior “tasso di abbandono” (insieme alla fase di identificazione). Oggi PagoPA, nella sua fase 2.0, si trasforma e vuole essere uno strumento utile per i cittadini, oltre che per le pubbliche amministrazioni. In questa nuova fase le esigenze dei cittadini vengono messe al centro dell’attenzione della soluzione e la user experience è progettata in modo che sia ancor più facile e simile all’esperienza di un acquisto online a cui l’utente è abituato.