I dati sono generalmente archiviati su server globali, ma i responsabili delle politiche in India hanno affermato che la localizzazione dei dati aiuterebbe a monitorare e condurre indagini in caso di necessità, secondo quanto riportato da PYMNTS.com.
“Come parte della nostra struttura operativa in India, lavoriamo con molti partner e stiamo lavorando con loro per soddisfare la proposta fatta”, ha dichiarato Guru Bhat, vice presidente e capo dell’ingegneria di PayPal India.
Nell’aprile 2018, l’RBI ha fissato un termine di sei mesi per le società di pagamento per conformarsi alla localizzazione dei dati.
Il centro di Hyderabad, il terzo centro tecnologico di PayPal in India, si concentrerà sulla scienza dei dati, la gestione dei rischi e l’apprendimento automatico per aiutare le aziende a proteggersi dalle frodi. La società ha acquisito la piattaforma di prevenzione delle frodi Simility nel 2018, che offriva ai commercianti strumenti personalizzati anti-frode.
“L’India è un mercato chiave in crescita per PayPal e l’apertura del nostro centro tecnologico globale a Hyderabad, il cuore dell’innovazione e della tecnologia in India, segna una tappa importante nel nostro viaggio”, ha affermato Bhat.
Lanciato in India nel 2017, PayPal India ha riferito a gennaio di aver registrato un aumento di oltre dodici volte le entrate. Ha, inoltre, aperto due laboratori di innovazione in India per concentrarsi su tecnologie come pagamenti digitali, intelligenza artificiale (AI) e realtà virtuale (VR), utilizzando i laboratori a beneficio dell’economia in India.
L’industria dei pagamenti online in India dovrebbe triplicare fino a 500 miliardi di dollari entro il 2020. Non è un caso, infatti, che anche Google abbia lanciato un’app di pagamento localizzata per l’India nel 2017.
