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Stripe: il gigante di Internet che sta rivoluzionando il mondo dei pagamenti

Stripe: il gigante di Internet che sta rivoluzionando il mondo dei pagamenti

Ci sono fratelli fratelli che si fanno la guerra e fratelli che invece decidono di lavorare insieme. Patrick e John Collison hanno scelto la seconda opzione e tra una partita di Call of Duty e una sessione di pesca nel 2009 hanno buttato giù le prime righe del codice di Stripe, l’azienda tecnologica che sta rivoluzionando il mondo dei pagamenti digitali. Oggi la società vale più di 9,2 miliardi di dollari e i due ragazzi hanno in mano un piccolo impero su cui anche Peter Thiel ed Elon Musk hanno deciso di scommettere. Da qualche tempo Stripe ha fatto il suo ingresso anche sul mercato italiano e Dcommerce ha avuto l’occasione di raggiungere Alessandro Astone, responsabile di Stripe Italia, con cui abbiamo parlato della compagnia e della sua vastissima offerta rivolta ai merchant di tutto il mondo.

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Come si posiziona Stripe all’interno dell’ecosistema dei pagamenti e qual è la sua offerta?
Stripe è un’azienda tecnologica che sviluppa infrastrutture economiche per Internet. Le realtà più diverse, dalle nuove startup a società quotate in borsa come Yelp e Facebook, usano il suo software per ricevere pagamenti online e gestire le proprie attività. Offriamo una potente infrastruttura e un insieme di applicazioni che aiutano centinaia di migliaia di clienti in più di 100 Paesi ad avviare, gestire e far crescere le proprie attività online, senza dover affrontare le complessità del sistema finanziario globale. Stripe propone software per nuovi modelli di business come il crowdfunding e i marketplace, combatte le frodi attraverso il machine learning e offre strumenti di analisi che mettono i dati di vendita a portata di mano degli utenti. Il nostro compito è quello di azzerare tutte le complessità associate allo sviluppo di un’infrastruttura di pagamento, in modo che le aziende – che si tratti di startup in forte crescita come Deliveroo o di una grande impresa come AccorHotel – possano focalizzarsi su ciò che conta davvero per loro: il loro prodotto e la loro strategia di go-to-market.
Cosa c’era prima di Stripe?
Prima di Stripe le aziende dovevano orientarsi nell’intricato sistema finanziario globale, capire le complessità normative di ogni mercato e impiegare risorse ingegneristiche dedicate per poter offrire un’esperienza di pagamento accettabile. Oggi qualunque impresa può integrarsi con Stripe e offrire immediatamente ai suoi clienti un’esperienza di pagamento di livello superiore. Invece di reindirizzarli verso un sito esterno per il pagamento, i merchant mantengono il controllo sulla customer experience dall’inizio alla fine. Inoltre, Stripe li aiuta a gestire gli abbonamenti, i pagamenti a terzi, il design del processo di checkout, a far fronte alle frodi e molto altro ancora. Infine, la piattaforma Stripe offre un pricing cristallino, senza alcun costo occulto. Viene trattenuta semplicemente una commissione dell’1,4% + 25 centesimi di euro per ogni transazione che passa attraverso la nostra piattaforma, tutto qui. Per le imprese con un giro d’affari superiore a 30.000 euro abbiamo una politica di pricing personalizzata, che viene stabilita caso per caso. Non ci sono addebiti aggiuntivi per transazioni fallite, carte American Express, internazionali o memorizzate, conversioni valutarie, rimborsi o pagamenti periodici. Quello che facciamo e far crescere rapidamente il giro d’affari online dei merchant semplificando ogni aspetto della ricezione di pagamenti online e della gestione delle loro attività.
Il profilo aziendale di Stripe recita: creare un’attività online è innanzitutto una questione di codice e design. Cosa significa?
Per anni, le soluzioni per i pagamenti online si erano limitate a emulare il mondo offline invece di adattarsi alle specificità di Internet. Ma l’economia online pone sfide diverse, in particolare riguardo ai modelli di business che esistono solo online (marketplace, SaaS, etc.). Stripe sviluppa un’infrastruttura software che semplifica notevolmente alle imprese il compito di spostare denaro, adattandosi al loro specifico modello di business e rendendo trasparente ai merchant la gestione delle relazioni e degli adempimenti con la catena finanziaria e di compliance. Di fatto colleghiamo centinaia di migliaia di imprese in tutto il mondo ai canali preesistenti delle infrastrutture finanziarie. Le banche sanno svolgere benissimo le proprie attività. Le aree in cui hanno delle lacune sono quelle del codice e del design, due componenti fondamentali per lo sviluppo di un’attività online. È per questo che Stripe abbina le proprie competenze tecnologiche alle conoscenze settoriali di istituzioni come Visa, Mastercard, American Express ecc. Questo è anche il modo in cui approcciamo la nostra espansione internazionale, integrandoci con metodi di pagamento locali come SoFort in Germania o iDEAL nei Paesi Bassi. Grazie all’utilizzo di Stripe, i nostri clienti possono accedere in modo più semplice alle infrastrutture di pagamento tradizionali.
Noi vediamo il nostro lavoro come qualcosa di simile alla costruzione di nuove strade: poniamo le basi su cui gli imprenditori possono costruire moderne attività online, che si tratti di marketplace, aziende basate sul modello SaaS o piattaforme di ecommerce. Tracciando le linee di collegamento tra i punti sparsi in un sistema imperfetto, siamo convinti di contribuire all’incremento del Pil di Internet.
stripe
Qual è il valore aggiunto di Stripe rispetto ai suoi competitor?
Le persone usano Stripe per sviluppare modelli di business che non esistevano dieci anni fa – tipi di aziende completamente nuovi che si occupano di software SaaS, crowdfunding e servizi mobile. In questo modo Stripe è diventata una delle piattaforme per l’imprenditoria digitale più grandi del mondo. L’intenzione è quella di abilitare e accelerare tale progresso, determinando un incremento del Pil di Internet. Stripe è la piattaforma di pagamento più avanzata per le imprese online, e l’unica di cui avranno mai bisogno. Non occorre che trovino e si integrino con imprese separate che gestiscano gli account commerciali, i gateway, gli abbonamenti o qualunque altra componente del puzzle del settore legacy dei pagamenti. Esistono molti fornitori di servizi di pagamento sul mercato, ma nessuno che offra una simile facilità d’integrazione e funzionalità avanzate come Stripe.
La nostra suite di prodotti semplifica la gestione di alcuni dei grattacapi che tutte le imprese online devono affrontare: farsi pagare a tempo debito, pagare a loro volta i merchant e i fornitori di servizi, allocare le risorse di sviluppo in modo efficace, garantire la sicurezza dei dati degli utenti, rispettare le normative in ogni mercato e molto alro ancora. Stripe semplifica ogni aspetto della gestione dei flussi di pagamento per le imprese online ma soprattutto è completamente trasparente. Invece di reindirizzare i clienti verso un sito esterno per il pagamento, i merchant mantengono il controllo sulla customer experience dall’inizio alla fine.
La dimensione di Stripe permette di avere un osservatorio privilegiato sul mondo dei pagamenti. Qual è la fotografia del mercato allo stato attuale?
Il punto interessante nel panorama dei pagamenti è la concomitanza di tre fenomeni:
Le aspettative dei consumatori sono aumentate, e il telefono cellulare è diventato il dispositivo più usato per navigare su Internet: l’utente medio di uno di questi telefoni lo sblocca più di 200 volte al giorno. Eppure l’esperienza d’acquisto viene ancora creata troppo spesso per un utilizzo desktop. I nuovi arrivati sul mercato, come Deliveroo, sviluppano prima di tutto per i dispositivi mobile e offrono un’esperienza notevolmente in linea con le aspettative degli utenti: veloce, fluida, sicura. Molti merchant online considerano ancora i dispositivi mobile un’estensione della loro strategia desktop. È un errore. È per questo che sviluppiamo prodotti di pagamento in grado di offrire l’esperienza migliore della loro categoria, a prescindere dal dispositivo usato.
I metodi di pagamento si stanno moltiplicando: anche oggi, nell’era di Internet, i pagamenti stranamente mantengono una natura culturale. I consumatori americani, britannici e francesi tendono a pagare online con carta di credito, mentre i tedeschi optano per SoFort e gli olandesi tendono a usare iDEAL. E con l’affermazione di Apple Pay e Android Pay, per non parlare di Alipay e WeChat Pay, il mondo dei pagamenti è più frammentato che mai sul versante consumer. Ecco perché offriamo alle imprese online un one-stop shop, un unico punto di riferimento in modo che possano offrire i metodi di pagamento che hanno senso per i loro clienti, semplicemente con una linea di codice.
Le dimensioni non sono più importanti. Qualsiasi startup può competere con un’impresa tradizionale grazie ai meriti dei propri prodotti e muoversi più velocemente, in particolare a livello internazionale. Oggi una startup ci mette meno di due anni per far breccia in un nuovo mercato, e la grande maggioranza delle startup ha clienti internazionali fin dal primo giorno, soprattutto se offre un prodotto o servizio online. I confini nazionali sono spesso un limite per tutte quelle imprese che si affacciano alla competizione globale, le quali fortunatamente oggi possono crescere molto rapidamente facendo affidamento su tecnologie come AWS o Stripe.
La buona notizia è che venticinque anni dopo la creazione di Internet, ci troviamo ancora alle primissime fasi dell’ecommerce. Malgrado le imprese online stiano crescendo rapidamente e stiano creando più posti di lavoro del resto dell’economia complessiva, solo il 5% del commercio avviene online. Possiamo discutere sul fatto che la percentuale sia destinata alla fine a raggiungere il 30%, il 40% o il 70%, ma sarà certamente superiore a quella odierna di diversi ordini di grandezza. E il suo incremento sarà trainato dalle imprese che saranno in grado di offrire la user experience migliore, che si tratti di startup, di player puramente online o di aziende tradizionali che non hanno ancora sperimentato l’ecommerce.
Parliamo di innovazione. Come cambierà (e come sta cambiando) l’intelligenza artificiale il sistema dei pagamenti? Quali sono i lavori che Stripe sta sviluppando a riguardo?
Pochi mesi fa abbiamo introdotto Stripe Radar: una nuova linea di strumenti potenziati dal machine learning per aiutare le imprese a impedire le frodi. Stripe Radar apprende da centinaia di migliaia di imprese che elaborano transazioni ogni secondo sul network di Stripe, oltre che dai segnali provenienti dai nostri partner finanziari, e al tempo stesso mette ogni utente in condizione di personalizzare i sistemi di difesa su misura per la propria attività. Grazie a tale network Stripe Radar è in grado di rilevare efficacemente pattern ricorrenti e intercettare le frodi, proteggendo ogni utente di Stripe dal momento in cui riceve il suo primo accredito.
Di fatto se un’impresa inizia a usare Stripe domani e riceve il suo primo pagamento mediante carta di credito, la probabilità che Stripe sia già entrato in contatto con quella carta è superiore all’80%. E poiché nessuno dei nostri utenti dovrebbe essere costretto a diventare un esperto di frodi, abbiamo integrato Radar nell’ambiente con cui gli utenti di Stripe hanno familiarità: il loro account Stripe.
Qual è la posizione di Stripe sulla PSD2?
Con la PSD2 l’Europa sta sperimentando nuovi framework pionieristici per l’innovazione, la tecnologia e gli standard relativi ai servizi finanziari per garantire la tutela dei consumatori.
Questa normativa ha il potenziale per incrementare notevolmente il livello di innovazione e concorrenza sul mercato. Grazie alla promozione di una maggiore interconnettività tra le banche e le società fintech, può creare alcune opportunità interessanti per le società fintech europee.
In vista dell’implementazione della PSD2 nel gennaio 2018, la compliance è sempre più ai primi posti fra le priorità delle startup della categoria dei marketplace, che gestiscono flussi complessi di pagamenti. Abbiamo lanciato recentemente Stripe Connect in tutta Europa per offrire ai marketplace del continente un sistema che garantisce la piena compliance con la PSD2, assicurandoci che non detengano la proprietà né il controllo dei fondi.Infine, abbiamo da poco pubblicato una guida completa sugli aspetti che le piattaforme devono considerare per essere conformi alla nuova normativa.