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Professionisti 4.0: IBM entra nelle Università

Professionisti 4.0: IBM entra nelle Università

Sicuramente in Italia abbiamo un divario crescente tra la domanda e l’offerta nel mercato delle professioni che riguardano la tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Un vero e proprio skill gap, come si dice, che porta alla perdita di molte opportunità di lavoro a causa di una scarsa e inadeguata formazione di vere e proprie figure professionali specializzate.

Il progetto IBM

IBM, gigante dell’Informatica, per ovviare a questo inconveniente ha prodotto Accelera Italia: progetto che prevede una stretta collaborazione con 48 università, appartenenti a tutto il territorio nazionale, e per accelerare la creazione di nuovi profili professionali.
Una collaborazione vera e propria tra il mondo pubblico e quello privato, mirata al rinnovamento e all’adattamento delle competenze degli studenti alle necessità del mondo del lavoro 4.0.

Le università

Molte sono state le attività congiunte concordate tra il colosso dell’informatica e gli atenei coinvolti: oltre 600 ore di seminari dedicati alla trasformazione tecnologica, a internet delle cose, all’intelligenza artificiale, fino a cloud computing, big data e quantum computing.
In questo contesto, sono nati nuovi corsi di laurea, di dottorato e soprattutto molti master, tra cui master in Business Administration, oltre a numerosi centri di ricerca e di analisi dedicati all’integrazione tra il mondo digitale e quello finanziario, produttivo e anche comunicativo.
Accelera Italia unisce oltre 15mila sviluppatori della piattaforma IBM Cloud e più di 10mila studenti che fanno parte dei programmi di Ibm Academic Initiative.
Molte figure esperte di IBM ricoprono già il ruolo di docenti a contratto nelle università e nei numerosi laboratori attivi e in attivazione all’interno degli atenei partner.
Gli studenti potranno collaborare per i loro progetti di tesi e di ricerca con un Team di esperti IBM. In questo modo avranno la possibilità di entrare direttamente in contatto con una delle realtà aziendali più importanti al mondo.
Enrico Cereda, presidente e amministratore delegato di IBM Italia, spiega: “La mancanza di innovazione, e non l’introduzione di tecnologie esponenziali come l’artificial intelligence rischia di bruciare migliaia di opportunità occupazionali. È questa la consapevolezza che ci spinge, con l’articolazione del programma Accelera Italia, ad affiancare le università nel preparare gli studenti a uno scenario tecnologico in profondo mutamento”.
Questo progetto è supportato principalmente dalla necessità di formare figure professionali in grado di essere competitive e che potranno contribuire allo sviluppo tecnologico del nostro Paese in modo univoco e originale.