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Pony.ai: la startup cinese di taxi senza conducente

Pony.ai: la startup cinese di taxi senza conducente

Pony.ai, la startup cinese di auto a guida autonoma, ha lanciato una nuova app che consente agli utenti di farsi trasportare da un taxi che guida da solo.

A darne notiza è CNBC, che riporta come l’app sia attiva dallo scorso dicembre e consenta agli utenti di chiamare un taxi senza conducente – ad oggi gratuitamente – a Nansha, uno dei distretti di Guangzhou, nel sud della Cina.

Esempio del funzionamento di Pony.ai

Pony.ai è la prima azienda a consentire agli utenti di chiamare un taxi a guida autonoma ed è programmata per viaggiare nelle aree impostate dalla compagnia, inclusi uffici e quartieri residenziali.

Le caratteristiche

Al momento solo dipendenti e VIP hanno accesso all’app, un mini programma integrato in WeChat, servizio di messaggistica estremamente popolare in Cina.

Pony.ai, di cui solo il software per alimentare l’auto senza conducente è di sua proprietà, ha collaborato con BYD e GAC per la creazione materiale del veicolo.

Le prospettive per il futuro

L’obiettivo è quello di aumentare la flotta di auto dalle 20 attuali a 100 entro la fine del 2019, nonostante non ci sia comunque l’intenzione di rendere disponibile quest’anno l’applicazione alle masse .

pony.ai

L’idea dell’azienda, infatti, è quella di espandere il servizio strada facendo, creando un nuovo flusso di entrate.

La concorrenza

La concorrenza per diventare leader nelle auto senza conducente è spietata in Cina, con il governo che fa la sua parte nell’iniziativa Made in China 2025.

Oltre a Pony.ai, infatti, i player del mercato del self-driving includono anche Baidu, Didi Chuxing e WeRide.ai.

Automobile a guida autonoma di WeRide.ai