Avete mai sentito parlare del cosiddetto “nomadismo digitale”? Di cosa si tratta e perché è così diffuso?
Partiamo dalla definizione: il nomadismo digitale è una pratica, da molti considerata un vero e proprio stile di vita.
Anni fa il “lavoro” più ambito era il cosiddetto posto fisso: orari fissi, busta paga adeguata, una sede unica dove svolgere la propria mansione.
Oggi non è più così, almeno per la maggior parte delle persone. Le mansioni, le professioni, perfino le il modo di interagire, di collaborare, di creare e fare consulenza si è completamente trasformato.
Utilizziamo il computer, strumento divenuto oramai imprenscindibile come la rete, che offre informazioni ma anche ottime opportunità di business.
Quindi perché non partire, girare per il mondo e continuare la propria professione girando di città in città? Viaggiare non è solo un sogno, e non rappresenta certo solo una situazione di vacanza.
Oggigiorno sempre più persone scelgono di diventare “nomadi digitali”, scelta che può essere tanto accattivante e suggestiva quanto temuta.
Chi è il nomade digitale e cosa fa
Nel dettaglio servono in primo luogo intraprendenza, volontà di rendersi indipendenti e grande passione per il viaggio.
Colui che infatti si definisce nomade digitale è di fatto un imprenditore di se stesso, volto a tre principali categorie che sono appunto gli imprenditori, i liberi professionisti e i lavoratori da remoto.
I primi sono capaci di creare brand, prodotti e servizi, dovunque si trovino, i secondi lavorando sviluppando progetti su commissione e i terzi sono impiegati che però possono svolgere il lavoro grazie al solo utilizzo del pc, in qualunque parte del mondo si trovino.
Nomade è colui che gira il mondo, digitale è il campo in cui si cerca di creare un business tale che regga la professione: il mondo digitale è infatti pieno di opportunità, come lo sviluppo di l anding page, ottimizzazione dei motori di ricerca, social media marketing, sponsorizzazioni, commercio online, servizi esclusivi etccc.. Il settore è variegato, ricco di stimoli e novità, basta trovare ciò verso cui si ha almeno qualche competenza e svilupparlo in maniera adeguata e autonoma.
Le esperienze di coloro che sono già diventati nomadi digitali
Alcune testimonianze su coloro che sono convinti nomadi digitali riportano una organizzazione di vita impeccabile, che può essere presa da esempio per coloro che desiderano intraprendere questo stile di vita.
In primo luogo, un business plan è utile per comprendere se il progetto da avviare può generare guadagni stabili. In secondo luogo, scaricare app è il must per questo tipo di lavoro: un posto nuovo ha bisogno di punti di riferimento, quindi dove mangiare, dove dormire, dove poter fare sport, qual è il supermercato più conveniente. Le app servono a rendere la quotidianità più
semplice, visto che lo spostamento da un posto all’altro, anche se desiderato, può causare stress e nervosismo.
Coloro che già praticano il nomadismo digitale per scelta affermano con convinzione che preferisco luoghi remoti a città affollate. Viaggiare lavorando significa anche ritagliarsi il proprio spazio, riconnettersi col mondo e concentrarsi sui progetti da avviare.
Strumenti imprescindibili sono un buon pc, ma soprattutto una connessione internet veloce e stabile. Senza questi due elementi fondamentali non esiste buona idea che posso essere sviluppata efficientemente.
La comunità online
Il nomadismo digitale è senza dubbio una filosofia di vita che arricchisce anche il lavoro. Se si viaggia non solo per relax, ma per scoprire posti nuovi e aprire la mente, il nomade digitale può connettersi più a fondo con la gente del luogo: possiede maggior tempo e disponibilità, e ciò è capace di arricchire non solo il lavoro ma la qualità stessa del progetto in divenire.
Per chi non lo sapesse, esiste una vera e propria comunità di nomadi digitali, che si incontrano durante eventi a tema e si scambiano informazioni ed esperienze.
Pe saperne di più il sito www.dnxfestival.com, offre una panoramica generale su come intraprendere la vita del nomade digitale. Buon viaggio… e buon lavoro.
