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La Nasa propone una nuova edizione limitata della penna antigravità, a cinquant’anni dalla prima uscita

La Nasa propone una nuova edizione limitata della penna antigravità, a cinquant’anni dalla prima uscita

Conoscete la famosissima penna spaziale Fisher?

La NASA ha speso milioni in ricerca e sviluppo per creare una penna che fosse una sorta di “penna definitiva”, cioè in grado di funzionare a gravità zero. Il risultato? Forse non del tutto eccellente, resta un ottimo prodotto del settore: in effetti il famosissimo oggetto è stato realizzato da un produttore di penne già nel 1966, per uscire sul mercato solo nell’ottobre del 1968, quando ha fatto la sua esperienza in orbita, completando il suo destino di penna spaziale.

La penna è stata creata dal pen maker Paul Fisher, che ha utilizzato $ 1 milione di tasca propria per creare la penna anti-gravità AG-7. Come si può facilmente intuire, l’innovazione consisteva in una cartuccia d’inchiostro pressurizzata e d’inchiostro gel, che si distribuisce in modo affidabile indipendentemente dall’orientamento, dalla temperatura o addirittura dalla presenza di gravità.

Oggetti in microgravità

Lo ha inviato alla NASA, che era ovviamente l’unica organizzazione seriamente preoccupata a far funzionare oggetti in microgravità, e l’hanno subito apprezzato. Il successo è stato tale che anche i russi hanno iniziato a usarlo poco dopo.

Walt Cunningham, Wally Schirra e Donn Eisele furono i primi tre astronauti a portare le penne a bordo con loro, per la missione Apollo 7, che fu lanciata l’11 ottobre 1968, e che durò per i successivi 11 giorni in orbita.

Se pensate di poter posseder un’edizione del 50esimo anniversario, la penna è oggi disponibile per le persone che hanno molti soldi e amano le cose dorate. Si perché per la cifra (costosa, sì) di 500 dollari, in edizione limitata da 500 pezzi, è stata realizzata in un’apposita edizione in “ottone placcato di oro, nitruro, titanio” e viene fornito con una custodia ed una targa commemorativa con una citazione di Walt Cunningham:

Cinquant’anni fa, ho volato con la mia prima Space Pen sull’Apollo 7. Da allora l’ho sempre utilizzata, ed è ancora l’unica penna su cui faccio affidamento qui sulla Terra.”

Per tutti gli appassionati di penne e di spazi, questo oggetto rappresenta un vero e proprio tesoro. Chissà se gli astronauti ricevono una fornitura a vita di questi preziosi oggetti!

La penna spaziale Fisher è dunque un oggetto ambitissimo, un esempio di genialità americana e di un design semplice e affidabile che è rimasto in uso, rappresentando la cultura pop per almeno mezzo secolo.

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