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Dopo Uber, anche Lyft fa causa alla città di New York

Dopo Uber, anche Lyft fa causa alla città di New York

A riportarlo è Reuters, spiegando che Lyft, in seguito alla mossa del suo rivale Uber, ha citato in giudizio New York City cercando di annullare una nuova regola che limita il tempo per il quale i suoi driver sono autorizzati a trascorrere a Manhattan senza passeggeri.

La causa, intentata venerdì dalla compagnia di San Francisco, sostiene che la regola di cruising è arbitraria e minaccia di spostare gli affari da compagnie di ridesharing come Lyft a favore dei taxi.

“Questa regola non è un serio tentativo di affrontare il problema del traffico e danneggerebbe i driver a New York”, ha detto il portavoce della Lyft Campbell Matthews in una dichiarazione a Reuters.

La regola del “cruising cap”, attuata dalla Commissione taxi e limousine (TLC) della città, stabilisce un limite del 31% per il tempo in cui i conducenti di veicoli basati su app possono guidare senza passeggeri a Manhattan a sud della 96a strada, il che significa che dovrebbero avere passeggeri paganti per almeno il 69% del tempo di guida.

“Difenderemo vigorosamente da questa causa e continueremo a lottare per strade più sicure, meno congestionate e per i diritti dei conducenti”, ha dichiarato il portavoce della TLC Allan Fromberg in una nota.

La norma, insieme a molte altre introdotte lo scorso anno, ha lo scopo di ridurre il traffico a Manhattan, dove i veicoli ride-share rappresentano, secondo il TLC, quasi un terzo del traffico di punta.

Uber ha contestato la norma a settembre insieme a un’altra norma che vieta il rilascio di nuove licenze per i veicoli a noleggio fino ad agosto 2020.

Quest’anno Uber e Lyft hanno disconnesso i conducenti dalle loro app in periodi di scarsa domanda nel tentativo di conformarsi alla normativa cittadina.

Entrambe le compagnie si oppongono alle nuove regole, dicendo che impediranno ai conducenti di guadagnare denaro e priverebbero i newyorkesi a basso reddito di servizi di corsa in aree remote dove i taxi regolari non viaggiano frequentemente.

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