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Kering gestirà in-house gli eCommerce dei suoi marchi

Kering gestirà in-house gli eCommerce dei suoi marchi

Ynap addio (o quasi): il gruppo Kering ha deciso di passare alla gestione interna per tutte le piattaforme eCommerce dei propri marchi. Saint LaurentBottega VenetaAlexander McQueen e Balenciaga – sulla falsariga di Gucci, già gestito in-house da tempo – dal 2020 abbandoneranno i servizi offerti da Ynap che dal 2013 amministrava con successo gli eStore dei sette brand del gruppo francese. In realtà un arrivederci più che un vero e proprio addio, perché Kering continuerà comunque a vendere i propri prodotti sulle piattaforme multimarca di Ynap, da Yoox a Net-à-porter. Un duro colpo per il gruppo di Federico Marchetti, che gestisce i negozi online di oltre 20 marchi tra cui Armani e Moncler; un’area di business che valeva il 10% dei ricavi di Ynap nel 2017.

La scelta del gruppo gestito da Françcois-Henri Pinault è l’ennesima riprova dell’importanza che il mercato digitale sta assumendo e su cui i grandi marchi puntano sempre di più: le vendite online della holding sono state, infatti, pari al 6% dei 6,4 miliardi di fatturato archiviati nel primo semestre e sono cresciute dell’80% nel terzo trimestre, un incremento molto più elevato rispetto agli altri canali. Una transizione digitale dattata anche dal desiderio di avere pieno accesso ai dati della propria clientela e, al cui scopo, lo scorso dicembre il gruppo ha nominato Grégory Boutté (ex eBay) chief client and digital officer per gestire le attività di e-commerce, Crm-customer relation management, data science e innovazione. «La parola digitale può significare molte cose. Un canale di distribuzione, una piattaforma che offre servizi omnichannel, un modo per veicolare l’immagine del marchio e infine una modalità per entrare in contatto con i clienti in modo personalizzato», ha dichiarato Boutté, che poi poi aggiunto che «tecnologia digitale, data science, e innovazione ci danno l’opportunità di offrire ai nostri clienti la migliore esperienza possibile, in ogni punto di contatto».

Una digitalizzazione che passa soprattutto dal concetto di omnicanalità e che, per questo motivo, ha dato vita a una collaborazione con Apple, con la quale sta lavorando a un pacchetto di app per migliorare l’esperienza d’acquisto anche in boutique e con la quale ha dato vita a un team centralizzato di esperti in data science per elaborare i dati, erogando un servizio d’eccellenza ai clienti delle varie maison.

Quello di Kering, inoltre, si tratta di uno sviluppo che punta anche verso l’oriente, con il progetto di adattare al mercato di Cina e dintorni le proprie pratiche digitali, individualizzando le innovazioni necessarie per essere sempre più competitivi nell’area asiatica.