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Burnout e isolamento sociale sul posto di lavoro: come evitarli?

Burnout e isolamento sociale sul posto di lavoro: come evitarli?

Come può essere evitato il burnout causato dalla tecnologia?

Secondo un nuovo studio la tecnologia sta causando il burnout e l’isolamento sociale sul posto di lavoro, ma con semplici accorgimenti, possono essere entrambi evitati. Tutto questo fa parte del contenuto nuovo libro di Dan Schawbel, “Back to Human: come i grandi leader creano una connessione nell’era dell’isolamento”, nel quale c’è scritto nero sia bianco che la tecnologia sta creando posti di lavoro più disfunzionali. Perchè?

Dan Schawbel è uno scrittore di best-seller del New York Times, imprenditore seriale, consulente di Fortune 500, personalità televisiva millenaria, relatore globale, esperto su come fare carriera e consulente di startup.
Nel suo nuovo best-seller l’autore sostiene che la tecnologia sta diventando sempre più pervasiva nelle nostre vite e che i robot stanno sostituendo molte mansioni umane sul posto di lavoro, gestendo e complicando molte abilità interpersonali.
Contrariamente all’illusione che i dipendenti di oggi siano “altamente connessi” tra loro, il libro di Schawbel mostra che la maggior parte delle persone si sente in realtà isolata dai propri colleghi, e che la principale causa dell’isolamento sociale è la tecnologia stessa.

Il libro presenta i risultati di uno studio globale esclusivo, condotto su oltre 2000 manager e dipendenti che hanno scoperto che quello che le persone al lavoro bramano di più è un senso di autentica connessione umana con gli altri.

Tecnologia, un’arma a doppio taglio

Schawbel ha intervistato 100 migliori giovani leader di aziende come Facebook, Google, Uber, Nike, Walmart e l’Air Force degli Stati Uniti per chiedere loro come vedevano la tecnologia rispetto ai propri ruoli in azienda. Molti hanno convenuto che si tratta di una “lama a doppio taglio”, in quanto l’innovazione tecnologica aiuta le squadre a diventare più efficienti, altamente informate e super-connesse, ma al piccolo prezzo di sacrificare un tocco umano.

Nella maggior parte dei casi, la tecnologia può effettivamente rendere il luogo di lavoro più disfunzionale, in quanto mantiene i dipendenti costantemente connessi con il proprio lavoro, anche dopo aver lasciato l’ufficio, portando a problemi di burnout e di salute.

Schawbel afferma quindi: “Riconosco il suo potere se usato correttamente, ma quando viene abusato può essere stressante e portare all’ansia e all’infelicità”. Che poi è il tema correlato al tempo trascorso sui social e alle dichiarazione di Zuckerberg sul passare meno tempo su Facebook per coltivare relazioni personali.

Il risultato più significativo della ricerca
La ricerca dello studio globale presentato nel libro di Schawbel, condotto in collaborazione con Virgin Pulse, ha rivelato una sorprendente statistica. Un terzo degli oltre 2000 dipendenti intervistati lavora da remoto, ed ha meno probabilità di rimanere a lungo in azienda.

Infatti, solo il 5% dei telelavoratori ritiene che lavoreranno nella propria azienda per l’intera carriera, a fronte di quasi un terzo degli addetti che invece dichiarano di non desiderare di lavorare mai da remoto. È una scoperta importante, visto che solo nell’ultimo decennio il numero di lavoratori da remoto è aumentato del 115 %.

A tal proposito, Schawbel ha affermato che: “Mentre il lavoro a distanza promuove la flessibilità ed elimina i costi del pendolarismo, ha reso i dipendenti più isolati, solitari e meno impegnati nei loro team e organizzazioni”.

Tre consigli per la leadership per favorire un maggior numero di connessioni umane

Nel suo libro, Dan Schawbel ha fornito diversi esercizi e attività per aiutare le persone o le squadre a migliorare le proprie capacità di leadership umana. Quando gli è stato chiesto di condividere alcuni consigli su come i leader possono favorire più connessioni umane, Schawbel ha raccomandato in modo particolare tre cose.

Prima regola: conosci la tua squadra a livello personale
I leader dovrebbero avere colloqui individuali più frequenti e di persona, per capire veramente come i loro compagni di squadra definiscono l’adempimento del lavoro e cosa li porta a comprendere significato e scopo. Questa strategia di creazione delle relazioni aiuta i leader a progettare un’esperienza positiva dei dipendenti, che faccia appello al senso di ciascun dipendente di ciò che veramente conta per loro.

“Non è possibile soddisfare i propri bisogni se non si scopre come sono i compagni di squadra , dove imparano e come eccellono in meglio.”

Riduci al minimo l’uso della tecnologia durante le riunioni

Schawbel dice che dovremmo continuare ad usare la tecnologia per le sue meravigliose efficienze operative – programmare riunioni, notificare le persone, sincronizzare calendari, gestire scadenze, ecc. Ma durante le interazioni umane, i leader dovrebbero far rispettare la regola di mettere giù il telefono.

Un buon consiglio per i team che partecipano ad una riunione è appunto quello di posizionare immediatamente tutti i telefoni al centro del tavolo. Questo dimostra che i membri del team si impegnano ad essere pienamente presenti, attenti e pronti a collaborare. “La tecnologia è ottima per organizzare un meeting o un evento, ma è brutto quando invece interrompere se ci si trova fisicamente tutti insieme”.

Diventa un sistema di supporto per i membri del team
Infine, Schawbel afferma che: “Invece di cercare di spingere le politiche sui tuoi compagni di squadra, i leader dovrebbero consentire loro di affrontare nuove sfide”, afferma Schawbel. “Incoraggiali a diventare la migliore versione di se stessi e sostenere le proprie ambizioni”.