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Settore Food e ecommerce: il futuro è sempre più social

Settore Food e ecommerce: il futuro è sempre più social

Nel corso dell’ultimo anno, le aziende del settore alimentare italiano hanno cambiato il proprio modello di business investendo come mai prima d’ora nei canali digitali. Lo sa bene isendu, la startup italiana che semplifica la logistica e la gestione delle vendite online aiutando le aziende a migliorare la propria esperienza e-commerce, che evidenzia come la spinta verso il social commerce da parte dei piccoli rivenditori della filiera agroalimentare sia una nuova tendenza sulla quale puntare.

La crescita progressiva di canali come Facebook Shops o Instagram Shopping sta rivoluzionando il panorama e-commerce su larga scala, ma aderire a questo cambiamento rappresenta un vantaggio competitivo soprattutto per quei piccoli e piccolissimi rivenditori del settore Food che dal social commerce potrebbero trarre grandi benefici in termini di presidio dei canali, efficienza e naturalmente business” commenta Marco Pericci, co-fondatore e Head of Growth di isendu.

Il nodo della logistica per i più piccoli

Il food e-commerce è tra i settori in più rapida crescita tra quelli che popolano gli acquisti online. I numeri parlano da soli: nel 2020 il mercato online Food & Grocery ha raggiunto i 2,71 miliardi di euro di valore, segnando un’impennata del +70% rispetto al 2019. Risulta evidente che brand e produttori italiani abbiano radicalmente cambiato l’approccio nei confronti della rete come nuovo luogo di vendita e di fidelizzazione dei clienti. Per le realtà locali, soprattutto le più piccole, resta però un nodo cruciale: la logistica.

Nel dettaglio, il settore della logistica legata al Food è stato messo a dura prova dovendo far fronte ad un aumento della domanda con picchi anche del 300-400% pur mantenendo la necessità di consegne rapide e puntuali. Per questo, automatizzare determinati processi è l’unico modo per agire velocemente e, soprattutto, arrivare a destinazione nel minor tempo.

Le risposte che cerca il mercato

Più touchpoint per il consumatore significa anche maggiore complessità nella gestione degli aspetti logistici della gestione degli ordini. Tra e-commerce proprietario, marketplace generalisti o di nicchia, social commerce (direct, messenger, cataloghi in-app), piattaforme di delivery e tool destrutturati (mail, whatsapp, telefono), isendu ha infatti calcolato che mediamente sono almeno 5 i canali attraverso i quali gli ordini vengono effettuati per ciascun rivenditore e tra di essi appunto spiccano i canali social con un incremento del +30% rispetto a un anno fa.

A causa di tale crescente complessità, isendu ha realizzato un cruscotto di gestione delle spedizioni che semplifica questa cruciale parte del percorso di vendita e-commerce e permette di far partire i propri prodotti verso le rispettive destinazioni con pochi click. Grazie all’utilizzo della piattaforma isendu i piccoli e medi rivenditori hanno ridotto i tempi di preparazione degli ordini tra il 50 e il 70% in termini di minuti giornalieri risparmiati per le attività logistiche legate all’e-commerce e fino al 85% nella creazione di un’etichetta di spedizione.

Il social commerce è dalla sua nascita un canale economicamente interessante per le piccole e medie-imprese grazie alla specificità di target che riesce a raggiungere, la pandemia lo ha reso ancora più efficace e lo abbiamo visto in particolare con i nostri clienti che operano nel settore Food”, conclude Pericci. “La piattaforma isendu offre loro tutte le funzioni necessarie per operare al meglio e garantire immediatezza, precisione e velocità di esecuzione; tutte caratteristiche imprescindibili per un e-commerce oggi”.