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Indaco, la startup del social shopping del settore Beauty & Cosmetics

Indaco, la startup del social shopping del settore Beauty & Cosmetics

Le nuove generazioni di consumatori, Gen Z e Millennials, sono orientati sempre più verso nuove esperienze di shopping: le vogliono di intrattenimento, con offerte esclusive e contenuti di alto valore. Questo tipo di esperienza è chiamato Shopatainment. È un mega-trend proveniente dalla Cina, esploso nel 2016 e nel 2020 valeva già $150B, quest’anno solo in Cina si stima che arriverà ad oltre $350B. In America è da poco arrivato e nel 2021 si stima raggiungerà un valore di $36B. Soltanto in Cina sono presenti 150 app di Live Shopping ognuna verticale su un settore specifico.

Proprio per intercettare questa esigenza dei nuovi consumatori è nata Indaco, la marketplace app per il social shopping: “Vogliamo portare in Italia e in tutta Europa il social shopping, con l’obiettivo di trasformare l’attuale esperienza di acquisto online, noiosa e solitaria, in un’esperienza live, interattiva e sociale grazie a video dirette e digital creator. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere a disposizione una piattaforma dove le persone possano esprimere liberamente le loro opinioni sui prodotti che amano interagendo in diretta live”, spiega Marco Giannone, CEO e Co-founder di Indaco.

Il live shopping permette al consumatore di fare acquisti più consapevoli grazie alla possibilità di interagire dal vivo con i venditori e vedere, tramite le video dirette, come funzionano e come devono essere utilizzati i prodotti, abbattendo drasticamente il disallineamento informativo dovuto al vecchio modo di fare shopping.

Infatti, all’interno di Indaco, beauty creator/influencer digitali creano live show e short video dove possono raccontare le loro esperienze con i prodotti che amano, mostrare come li utilizzano, dare consigli e rispondere alle domande che gli utenti fanno grazie alla live chat, ricreando così un’esperienza di shopping divertente, interattiva e inclusiva.

È possibile acquistare i prodotti in qualsiasi momento e senza mai lasciare l’app: dalla sezione shopping, direttamente all’interno degli short video, o anche durante i live show, garantendo così un’esperienza di acquisto totalmente frictionless. I Beauty Creator di Indaco hanno un ruolo fondamentale, sono infatti il nostro contatto diretto con gli utenti ed è per questo che è importante rispecchino i valori in cui crediamo: sostenibilità, uguaglianza, autenticità”, spiega Marco Giannone.

Indaco nasce originariamente come piattaforma dedicata all’acquisto interattivo e coinvolgente di prodotti del settore Fashion: abbigliamento, scarpe, accessori e gioielli.
Sulla scia del grande successo del live shopping cinese, Indaco è stato pensato come soluzione a sostegno dei negozi e dei fashion designer durante la pandemia di Covid-19 per dare la possibilità di interagire e rispondere alle domande di nuovi e potenziali clienti per un’esperienza come quella in negozio.

Dopo una prima fase di test, condotta con 20 tra negozi e stilisti indipendenti, la startup, si è focalizzata sul segmento Beauty & Cosmetics (Make-up, skincare e prodotti per la cura del corpo). Dal mese di settembre, infatti, le video dirette vengono condotte da Digital Creator/Beauty Expert che si rivolgono ai loro follower: ragazz* tra i 18 ed i 30 anni, amanti del beauty che seguono tutorial e video di beauty influencer su IG/TikTok/Youtube per rimanere aggiornat* su nuovi prodotti di tendenza e per usufruire degli sconti.

Con la conclusione di LUISS EnLabs, il Programma di Accelerazione di LVenture Group Indaco ha triplicato mese su mese le metriche di crescita e il fatturato, con un tasso di vendita dei prodotti durante le dirette tra il 20% e il 30%, con picchi del 50%. Per capire le potenzialità del social shopping basti considerare come un e-commerce tradizionale converta in vendite con una media dell’1,6% e un tasso massimo del 4%.

Questo nuovo modello di shopping permette ai brand di entrare in contatto diretto con i consumatori, aumentando il numero di conversioni, la retention e abbassando il numero di restituzioni dei prodotti acquistati online. Attualmente, infatti, il 30% dei prodotti acquistati online viene restituito. Per il 70% di questi il motivo della restituzione nasce da un disallineamento informativo tra quello che si vede o legge online, dalle immagini o dalle recensioni e quello che poi effettivamente arriva a casa al consumatore. Un’esperienza di acquisto diretta e interattiva elimina queste barriere informative, per questo Il futuro dello shopping online è social” conclude Marco Giannone.