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Ecommerce: la complessità commerciale può rappresentare un vantaggio?

Ecommerce: la complessità commerciale può rappresentare un vantaggio?

Durante i periodi di difficoltà economica, la maggior parte delle imprese tende a smettere di innovare, senza rendersi conto che sono proprio questi i momenti migliori per creare progetti di successo, come è stato per molte aziende di successo. Per approfondire questo tema presentiamo la ricerca “Report sulla crescita aziendale. Come trasformare la complessità commerciale in un vantaggio“ di Productsup, basata su interviste a 755 responsabili decisionali senior di 16 paesi, incaricati della gestione delle informazioni di prodotto nella loro organizzazione.

La crisi ha creato nuove esigenze che hanno preso il sopravvento rispetto alle priorità precedenti. Superare il panorama commerciale è diventata una delle principali priorità a livello globale, ma è complicato per le imprese che dipendono da software e processi obsoleti raggiungere questo obbiettivo e stare al passo con l’evoluzione del comportamento del consumatore, che manifesta in generale un aumento degli acquisti online, variazioni nei canali di shopping preferiti e una maggiore domanda di prodotti con marchio privato.

Tra i diversi aspetti è emersa anche la necessità di offrire ai clienti un’esperienza coerente e convincente, impiegando informazioni di prodotto convincenti e di elevata qualità che sono fondamentali per convincere gli acquirenti a comprare.

Due aree sulle quali investire: sostenibilità e spesa pubblicitaria
Nell’ultimo periodo si registra un interesse sempre maggiore per lo shopping ecologico, di conseguenza oltre la metà delle aziende prevede di aumentare il proprio livello di informazioni sulla sostenibilità dei prodotti per soddisfare le aspettative degli acquirenti.

Un’altra area sulla quale è importante investire è quella della spesa pubblicitaria, ma poche aziende prevedono per il prossimo anno di aumentare la spesa complessiva per gli annunci pubblicitari e la maggior parte delle aziende che spendono si rivolgeranno ai canali che conoscono già, come Facebook e YouTube.

Emerge inoltre un disallineamento tra aziende e consumatori, in quanto ad esempio Snapchat e TikTok sono attualmente le piattaforme più utilizzate dalla Generazione Z, ma una buona parte delle aziende non intende aumentare la spesa per gli annunci su questi due social.

È facile consigliare alle aziende di andare controcorrente e di innovare, ma quando il budget è limitato, una strategia Product-to-Consumer (P2C) può essere utile per semplificare il modo in cui i dati dei prodotti raggiungono gli acquirenti, vendendo più velocemente, su più canali e a più consumatori.