eBay ha messo in atto una strategia di ristrutturazione e questa pare già dare i primi risultati: il pioniere dei marketplace e dell’asta online ha riportato utili per il primo trimestre dell’anno che dovrebbero tenere a bada un po’ gli azionisti più attivi. Come riportato da Tech Crunch, la società ha, infatti, registrato un fatturato di $ 2,6 miliardi e un utile netto non-GAAP di $ 608 milioni, con un utile diluito per azione di $ 0,67 ($ 0,57 EPS su base GAAP).
Entrambi i numeri, infatti, hanno superato le stime degli analisti. In media questi avevano previsto che eBay avrebbe registrato un EPS di $ 0,63 per azione (in un intervallo da $ 0,58 a $ 0,64) su ricavi di $ 2,58 miliardi (da 2,55 a 2,63 miliardi di dollari).
«Abbiamo realizzato un solido primo trimestre con ricavi ed EPS», ha dichiarato Devin Wenig, presidente e CEO di eBay Inc., in una dichiarazione. «Le nostre iniziative per creare un’esperienza di pagamento e pubblicità di prossima generazione sono sulla buona strada, abbiamo visto una crescita sana degli acquirenti e un controllo dei costi disciplinato, e continuiamo a semplificare il processo di acquisto rimanendo focalizzati sul successo del venditore».
Ciò non significa che la società sia davvero fuori dai problemi, tuttavia: un anno fa, eBay aveva $ 2,58 miliardi di vendite, quindi le cifre odierne rappresentano quasi nessuna crescita delle vendite complessive dell’azienda, che ha faticato a competere contro la vasta schiera di aziende che hanno colto le opportunità online, e, naturalmente, il suo concorrente di lunga data Amazon.
Le previsioni per il secondo trimestre
In effetti, le indicazioni fornite da eBay per il trimestre e per l’intero anno avanti parlano di queste sfide. Si prevede che nel 2° trimestre le entrate salgano tra i $ 2,64 miliardi e i $ 2,69 miliardi, con una crescita di appena il 2% – 4%, con utili non GAAP per azione diluita da operazioni continue comprese tra $ 0,61 e $ 0,63. I ricavi per l’intero anno sono previsti da eBay tra $ 10,83 miliardi e $ 10,93 miliardi, con una crescita compresa tra il 2 e il 3%.
